Sabato sera, a San Siro, va in scena il big match della trentatreesima giornata di campionato, Inter – Roma. Si tratta di una delle sfide decisive per la rincorsa alla Champions, sia per i nerazzurri che per i giallorossi. Claudio Ranieri, nella giornata odierna, ha parlato durante la consueta conferenza stampa prepartita;
RANIERI: “HO AVUTO POCO TEMPO PER CONOSCERE MILANO”
L’attuale tecnico della Roma ha risposto alle domande dei giornalisti due giorni prima della partita, anzichè alla vigilia. Sentiamo le sue parole in vista della trasferta contro l’Inter.
Che effetto fa tornare a San Siro, dopo essere stato all’Inter?
“Non mi cambia nulla, mi fa effetto essere tornato ad allenare la Roma. L’Inter è molto vicina alla Champions, per noi è una bella sfida“.
Sarà la sfida chiave per poter davvero parlare di crescita?
“Una sconfitta non cambierebbe il nostro umore, invece fare bene ci darebbe una grande spinta“.
Come sta N’Zonzi? Ci sarà Pellegrini accanto a Cristante?
“Decido sempre la sera prima della partita. Ho visto bene tutti i ragazzi, le mie scelte le farò venerdì sera. Pellegrini è più rapido di N’Zonzi, mentre il francese gioca più velocemente la palla con uno o due tocchi. I nerazzurri sono in salute, pressano, lottano“.
Ci sono differenze tra Inter e Roma? Come valuta il lavoro di Spalletti ai nerazzurri?
“Non valuto mai il lavoro dei miei colleghi, spesso sono piccoli particolari a incidere. Ogni piazza ha le sue caratteristiche, poi dipende anche dal momento storico in cui vai. Io ho avuto poco tempo per conoscere Milano, ho avuto pochi mesi a disposizione e la sfortuna di perdere due giocatori importantissimi come Thiago Motta e Coutinho. Ci eravamo ripresi, poi la squadra non ha avuto più un punto di riferimento dopo l’addio di Motta e ci siamo spenti“.
Che ci dice di Zaniolo?
“Non è nel suo momento migliore. Poi magari esploderà e ci farà vedere altre cose, ma io parlo dell’oggi“.
C’è autostima dopo le scorse vittorie?
“Certamente. Ora ci conosciamo meglio dopo questo mese e mezzo e per loro è più facile perché devono capire solo una persona, me. Non prendere gol e soffrire per vincere ha dato ancor più convinzione. Per questo ho detto che anche in caso di sconfitta con l’Inter non cambierebbe granché, lotteremo fino in fondo a testa alta“.
Conte cerca un progetto convincete: verrà a Roma?
“Non sta a me dirlo, io so quello che devo fare, ossia portare la squadra il più in alto possibile. Non sono io a stabilire i programmi futuri. Poi deciderà il presidente. Un conto è arrivare in Champions, un altro è non arrivarci“.
Si può rivedere il 4-3-3? Titolare Kluivert o Under?
“Valuterò soprattutto chi può arrivare ai 90 minuti e chi no. Quindi non posso mettere in campo 4 giocatori che non hanno i 90 minuti nelle gambe perché poi ho solo tre cambi. In questo momento dobbiamo essere pratici, lottando su ogni palla e far capire ai nostri tifosi che vogliamo vincere“.