Antonio Conte è l’allenatore che ha attirato su di sé le attenzioni delle squadre europee desiderose di migliorarsi. L’Inter, che con la figura di Marotta ha rafforzato la posizione di due anni fa, è molto attenta all’allenatore salentino, obiettivo numero uno per la panchina del futuro. L’arrivo di Conte sarebbe la mossa individuata dalla società per riaprire il campionato, e porre fine al dominio bianconero. Le pretese dell’allenatore non sono né economiche né di mercato, ma riguardano il progetto, come spiegato nella nostra rassegna stampa. L’ex CT della Nazionale chiede un triennale per dare l’assalto sia al campionato che ad una Coppa, sempre con il focus rivolto alla Champions.
RASSEGNA STAMPA: CONTE-SPALLETTI, COME RISOLVERE?
Luciano Spalletti, grazie al goal meraviglioso di Vecino, ha battuto la Lazio e conquistato il quarto posto in Serie A. Siamo al 19 maggio dello scorso anno, e l’Inter torna ad affacciarsi alla Champions League dopo 7 anni di tentativi falliti. Luciano Spalletti viene convocato in società, ed il suo contratto subisce un ritocco in termini temporali ed economici: fino al 2021 il toscano costerà all’Inter quasi 25 milioni lordi di euro. Inizia il calciomercato, a Spalletti viene regalato il suo pupillo (Nainggolan, n.d.r.), con lo scopo di migliorare il piazzamento dello scorso anno, e magari alzare un trofeo. La squadra esprime un gioco sempre meno frizzante, e in meno di un mese Luciano è fuori dalla Coppa Italia e dall’Europa League. A Milano è casting, come si suol dire in queste occasioni. Spunta Antonio Conte, forte dei buoni rapporti con Marotta e oggetto del desiderio dell’estate 2017. Zhang lo vuole, Marotta lo conosce, Conte è libero: se tre indizi fanno una prova, sarà lui la futura guida tecnica nerazzurra. Come fare, però, con Spalletti? Luciano ha due stagioni di contratto con l’Inter, e l’Inter deve garantirgli il suo stipendio anche se dovesse arrivare un altro allenatore. La rottura tra Spalletti e l’ambiente nerazzurro è pressoché totale, e la separazione sembra la via da percorrersi a fine stagione. L’unica chance dell’Inter di risparmiare sul contratto dell’allenatore toscano è quella che venga contattato da un’altra squadra.
IL FINALE DI STAGIONE
Ovviamente, che a fine anno sia separazione o meno, Spalletti deve concludere la stagione con l’Inter centrando il terzo posto. Dopo l’esclusione dalle Coppe, il diktat della società è stato chiaro: il terzo posto vale tutto! Luciano lo sa, al netto delle discussioni con Icardi e buona parte dello spogliatoio. E sa che per arrivare lì deve mettere da parte il suo cuore caldo e fare la cosa giusta. Spalletti ci tiene troppo, come dice il Corriere dello Sport, e si lega al dito questioni come quelle di Icardi, Totti e Hulk, i capitani storici delle sue ultime 3 panchine. Pretende rispetto, e non accetta che ci siano galletti nel suo spogliatoio. Ma all’Inter non è andata esattamente così: Marotta ha dato potere a Spalletti, ma ha gestito lui la bagarre con la squadra, inquadrando giocatori e tecnico verso il comune obiettivo. Senza terzo posto, senza Champions, rischiano tutti quanti. A Spalletti fa comodo far bella figura, per gestire la sua buonuscita e sperare in un nuovo incarico, e ai giocatori fa piacere restare a Milano a giocarsi la prossima Champions. Le chance di entrambi passano dalla Roma, prossima avversaria in Serie A, squadra altalenante che l’Inter deve e vuole mandare a -9 con una vittoria sabato sera. La questione aperta fra ex capitano e allenatore, essendo tornato Lautaro Martinez, potrebbe sfociare nell’esclusione di Icardi dall’undici iniziale. El Toro chiede spazio all’amico, essendo sicuro di una permanenza a Milano vuole guadagnarsi un posto certo anche nella formazione del futuro.