José Mourinho, da tifoso ed ex allenatore dell’Inter, ha risposto alle domande di DAZN sul tema caldissimo di Inter-Juventus:
Cosa ricordi del Derby d’Italia?
“La partita contro la Juve era diversa da tutte le altre, l’ho sempre avvertito questo sentimento. Poi, come allenatore, ho cercato di trasmettere ai miei giocatori l’empatia con i tifosi, poiché loro la vivono nel DNA, nel sangue. È importante perché ti spinge a dare qualcosa di più, viverlo solo da professionista non basta”.
Perché il Derby d’Italia è così importante?
“Non mi sono mai preoccupato di sapere perché. Per me è stato sufficiente arrivare a Milano nel 2008 e sentire subito che quella era una partita speciale. Questo è stato sufficiente. Ho messo la maglietta del mio club, ho ‘bevuto’ tutte le sensazioni e le emozioni che fanno parte del DNA del mio club e in ogni partita che abbiamo giocato contro la Juventus ho portato questi sentimenti dentro di me. Essendo la partita più importante per il mio club, lo è diventata anche per me”.