Servivano i 3 punti: bisognava difendere il terzo posto, assediato da più di una squadra. A Udine, invece, l’Inter riesce ad agguantare un solo punto. Al termine di Udinese-Inter la corsa Champions rimane ancora aperta.
Non sarebbe stata una sentenza, i tre punti non avrebbero garantito matematicamente il terzo posto all’Inter; allo stesso tempo, però, erano necessari, per tirare un sospiro di sollievo, e tenere lontane le squadre avversarie. I nerazzurri, insomma, potevano non rimandare, come sempre, alle ultime partite, per celebrare il raggiungimento di un obiettivo. I tifosi interisti, però, si sa, non hanno vita facile; a tre partite dalla fine del campionato ci sono ancora tre posti disponibili per la Champions 2019/2020.
La prestazione dei nerazzurri non può, però, essere descritta semplicemente come pessima. Le occasioni ci sono state, sia nel primo tempo, che nel secondo, ma sono state pochissime; le due più clamorose sono state il palo di Lautaro nel corso del primo tempo e la parata di Musso su Keita durante il secondo. Tuttavia bisogna capire dove finiscono le colpe dell’Inter e dove iniziano i meriti dell’Udinese, che ha difeso molto ordinatamente e sembrava sempre poter ripartire con facilità e pericolosità. Peraltro la difesa interista ha subito molto poco: sono solo tre i tiri totali dei padroni di casa.
Durante il secondo tempo, inoltre, l’Inter ha giocato sicuramente meglio rispetto al primo tempo: non sembrava più impaurita da un’eventuale ripartenza dei padroni di casa, e inizia a schiacciarli nella loro metà campo. Lo stesso Spalletti le prova tutte, facendo entrare, nell’ordine, Icardi, per Borja Valero, Candreva, per Politano e Keita per Lautaro Martinez; forse questo è stato l’unico errore nei cambi del mister: sulle quattro azioni più pericolose prodotte dai nerazzurri due sono partite dai piedi del giovane argentino.
Tuttavia è “discreta” la parola che meglio descrive la partita dei nerazzurri. Forse, però, ciò non fa che peggiorare la situazione: una prestazione senza infamia e senza lode, il che è proprio l’opposto di quello che serviva in questo momento all’Inter; era una partita per cui era necessario il 100% di tutti i giocatori in campo, in cui anche in caso di sconfitta l’Inter avrebbe dovuto poter dire di aver perso mettendocela tutta, e invece non è stato così.
La squadra milanese ha ancora tre giornate per essere sicura di partecipare alla Champions 2019/2020; l’Inter che giocherà, però, dovrà essere diversa da quella che ha giocato stasera.
This post was last modified on 4 Maggio 2019 - 23:13