Inter-Chievo: il fanalino di coda è una vera incognita

Dopo i 3 pareggi consecutivi che hanno rallentato l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League, l’Inter non può più sbagliare. Nel posticipo che chiuderà la 36a giornata, i nerazzurri di Luciano Spalletti sono chiamati alla vittoria contro il Chievo di Domenico Di Carlo. I clivensi, già retrocessi, hanno sbancato San Siro una sola volta nella loro storia; nella stagione 2001/02 i gol di Corradi e Marazzina stesero l’Inter dell’allora Hector Cuper.

INTER-CHIEVO, LO STATO DI FORMA DEI GIALLOBLU’

Nelle ultime 5 gare di campionato la squadra di Di Carlo ha raccolto ben 4 punti, facendo meglio di Genoa, Udinese e Fiorentina.
Tra tutte, spicca l’incredibile vittoria all’Olimpico contro la Lazio che ha compromesso e non poco la qualificazione in Champions League dei biancocelesti.

DATI E CURIOSITÀ DELLA TERRIBILE STAGIONE CLIVENSE

15 punti in 35 gare, uno score che vede il Chievo occupare l’ultima posizione della classifica. Appena 25 reti fatte e 73 subite, numeri impietosi che la denotano come la peggior difesa e attacco della competizione. I gialloblu, inoltre, con una media di età pari a 30.4 sono la squadra più anziana della Serie A.

Con il 42.9%, il Chievo è la 18a squadra con la media più bassa per quanto riguarda il possesso palla. Peggio hanno fatto solamente Parma e Frosinone.

Al 19° posto nella classifica relativa ai tiri realizzati, appena 341, ed è la squadra ad aver colpito meno pali e traverse (3).

Il Chievo rientra nella top10 relativa ai cross effettuati con successo (35.18%) e al tempo stesso è la 1a squadra con la media più alta dei km percorsi (111.989).

I veronesi sono la 2a squadra con più falli commessi e la 2a anche per quanto riguarda i gialli rimediati.

La squadra si affida molto ai passaggi lunghi, con 1793 è la 2a ad averne effettuate di più. Complessivamente sono 13325 i passaggi effettuati (14°).

LO SCHIERAMENTO TATTICO

Dopo la matematica retrocessione, DomenicoDi Carlo sta concedendo minutaggio a giocatori che nel corso della stagione hanno avuto poco spazio e sta permettendo alle giovani promesse di acquisire esperienza nella massima serie.
Il sistema di gioco e gli interpreti, quindi, sono sempre un’incognita. Quasi certo di giocare sin dal 1’ Sergio Pellisier, che a fine stagione appenderà gli scarpini al chiodo.
Tornano a disposizione Barba e Leris, assente per infortunio Dioussè. Le possibili sorprese: Grubac, Ndrecka e Karamoko.

(Fonte dati: Lega Serie A, Wyscout)

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