Dopo diversi anni, finalmente, c’è libertà per i nerazzurri. Ieri la UEFA ha comunicato ai nerazzurri che il loro obbligo relativo al settlement agreement è finalmente scaduto. Piero Ausilio sarà quindi libero di operare sul mercato, senza sacrificare giovani sull’altare del bilancio.
La recompra di Radu, venduto ad 8 milioni, sarà iscritta nel bilancio del 2020; gli 8 milioni saranno utilissimi al pareggio di questo bilancio. Niente più “Rafinha” e “Cancelo”, i riscatti dipenderanno solo da questioni tecniche. Politano e Keita, ma anche Cedric e Vrsaljiko, sono i noi che tengono banco in questo momento in casa Inter. Se per l’italiano il riscatto non sembra in discussione, anche se dovrebbe essere Conte a confermare il riscatto di un’ala offensiva, per gli altri si aprono scenari differenti. Il Sassuolo accetterebbe anche qualche giovane, per permettere all’Inter di realizzare qualche plusvalenza. Discorsi diversi per Keita e i due esterni di difesa: per il primo si lavora al ribasso, per i terzini sembra non ci siano chance. I 34 milioni che richiede il Monaco per Keita sono troppi per la dirigenza nerazzurra, che vuole inserire contropartite per abbassare l’esborso economico.
L’Inter ha raggiunto già 340 milioni di ricavi, esclusi i proventi dalle cessioni e senza considerare nuove sponsorizzazioni. Con le cessioni scomode i nerazzurri potrebbero toccare la soglia dei 400 milioni, quasi lo stesso fatturato della Juve prima di Ronaldo. La qualificazione in Champions League permetterebbe all’Inter di aggiungere altri importantissimi 50 milioni al bilancio, fra premi di qualificazione, diritti televisivi e proventi dai biglietti. Sarà quindi fondamentale centrare l’obiettivo stagionale, chiudere l’annata entro le prime 4 della classe. Da luglio, finalmente, l’Inter potrà muoversi sul mercato senza le limitazioni imposte dal FFP. Ausilio e Marotta potranno operare con maggiore convinzione e cattiveria sul mercato, con lo scopo di migliorare l’Inter e ridurre il divario con la Juve.
L’Inter sta per chiudere l’anno in positivo, non si può dire lo stesso delle altre big del campionato. Come ammesso dagli stessi dirigenti delle rivali, Juve e Milan chiuderanno la stagione con un passivo in bilancio. Per il club di Torino ciò è facilmente riconducibile all’operazione Ronaldo (ogni anno porta 85 milioni di peso al bilancio juventino). Per il Milan la situazione è diversa: Leonardo ha prodotto circa 80 milioni di passività cercando di rinforzare la squadra, e lavorerà ancora questa estate prima che il FFP blocchi ogni operazione nelle prossime sessioni. Se a Nyon, in estate, si dovesse propendere verso una punizione al Milan la sanzione sarebbe il pareggio di bilancio. Per le prossime stagione, quindi, ci si aspetta un mercato molto di stenti a Milanello, soprattutto e non dovessero qualificarsi alle prossime edizioni della Champions. In Casa Milan si piange, e a Torino si sorride per metà: Ronaldo può si essere l’arma in più per la Juve, ma mantenerlo costa molto. I dirigenti bianconeri stanno optando per cessioni sistematiche di giovani, cercando di realizzare importanti plusvalenze (come Audero, Favilli e Sturaro). Per aspera ad astra, forse sta arrivando finalmente il momento dell’Inter di sorridere un po’.
This post was last modified on 18 Maggio 2019 - 13:25