La colpa del rallentamento dell’Inter nelle ultime giornate non è solo degli attaccanti, ma ha tanti responsabili. Eppure i più tristi di una squadra che ha sprecato i match point per la Champions sono Mauro Icardi e Lautaro Martinez.
NEI CONVOCATI PER LA COPPA AMERICA, DENTRO LAUTARO E FUORI ICARDI
Come analizzato dalla Gazzetta dello Sport, Spalletti avrebbe avuto un grande bisogno delle reti dei suoi due attaccanti per blindare il terzo posto, ma il flop dei due nel finale di stagione è stato evidente. La scelta del mister di alternarli dopo il reintegro di Maurito (3 partite a testa da titolari) non ha fatto il bene di nessuno. In particolare proprio a Icardi, che secondo voci ben fondate sarà fuori dalla lista dei 23 dell’Argentina per la Coppa America, a differenza di Lautaro che probabilmente sarà convocato (oggi l’ufficilità delle convocazioni). Luciano ha sempre dato una spiegazione tattica alle sue decisioni.
Ad esempio dopo la sconfitta contro il Napoli ha dichiarato: “Ho preferito Lautaro perché viene aiuta di più i centrocampisti a palleggiare”. Però l’assenza di gerarchie in attacco, dando un’occhiata agli ultimi numeri di Lautaro e Icardi, è stata una sentenza di condanna per le ambizioni europee dei nerazzurri. A Napoli Icardi è tornato al goal, ma il rigore trasformato con l’Inter sotto di 4 reti, è una magra consolazione. L’anno scorso Mauro fu capocannoniere della Serie A con 29 gol, quest’anno è a quota 11. Il periodo di braccio di ferro con la società dopo la fascia tolta pesano, ma il rendimento di Icardi sia prima sia dopo la burrasca non sono stati all’altezza della sua fama di bomber di razza.
Icardi in A ha segnato in 8 partite, rimanendo a secco in altre 20. Nel girone di andata ha totalizzato 9 goal, con una media di una rete ogni 145 minuti; nel ritorno è fermo a sole 2 realizzazioni, entrambe dal dischetto e la media è passata a una rete ogni 444 minuti. Oggi Icardi sembra svogliato, quasi smarrito ed è paradossale anche il comportamento di Wanda, che sembra non capire il momento travagliato che sta vivendo l’Inter e continua a lanciare messaggi d’amore in serie, che fanno solo sorridere con amarezza società e tifosi.
Se Spalletti confermerà la politica dell’alternanza, nell’ultima sfida decisiva contro l’Empoli toccherà all’ex capitano nerazzurro partire dall’inizio. Il Meazza l’ha fischiato contro il Chievo, ma in questa partita, che potrebbe essere la sua ultima con la casacca nerazzurra, ci si aspetta una risposta d’orgoglio da parte di Mauro.
Lautaro in questa stagione ha segnato 6 gol, ugualmente distribuiti tra andata e ritorno. Però nelle prime 19 giornate ha giocato 443 minuti, mentre nelle 18 successive quasi il doppio (874). Il Toro nel 2019 ha segnato solo in trasferta. Dopo il rigore e l’assist nel derby, sembrava che stesse viaggiando verso altissimi livelli e che si fosse guadagnato la titolarità, approfittando in pieno dell’assenza di Maurito.
Abbandonati i panni del sostituto di Mauro, il numero 10 è stato riportato indietro dal problema muscolare con la nazionale e dal successivo ritorno dell’ex capitano. Spalletti da lì in poi ha alternato i due nella squadra titolare, ma i goal per la tanto agognata Champions sono scarseggiati, costringendo i nerazzurri a giocarsi l’Europa che conta fino all’ultima giornata.