E’ iniziata la nuova era dell’Inter, targata Conte, Marotta e Suning. Gli obbiettivi sono chiari: riportare la squadra dove merita di stare. Per questo tutti vogliono puntare in alto, dall’allenatore a Steven Zhang, colui che ha messo la propria firma sul nuovo progetto.
Il ritiro di Lugano è già blindato, con sicurezza, campo d’allenamento schermato e hotel interamente a disposizione della squadra. Nel “fortino” costruito in Svizzera spiccano i volti nuovi di giocatori e dirigenti, come Oriali, ma soprattutto di Steven Zhang. Il giovane presidente si è mostrato deciso, nelle parole e nei fatti, ad inaugurare un ciclo degno della storia dell’Inter sotto la propria direzione. La sua presenza quasi continua a Milano ha rafforzato la sua leadership nel corso della scorsa stagione, e ha posto le basi per lanciare l’offensiva verso i posti caldi del calcio che conta nella prossima. Già dal ritiro arrivano dei segnali. Steven ha fatto visita alla squadra, per lanciare un messaggio di presenza e di vicinanza, ma anche di carica. Il nuovo corso nel segno di Suning ha infatti alla propria base solidità del gruppo e collaboazione, e la visita va interpretata in questo senso: puntare tutti nella stessa direzione con tutte le forze e tutti gli sforzi possibili. Chi non ci sta è fuori, come dimostrato dalla linea adottata da Marotta. Una linea dura ma necessaria se i nuovi obbiettivi vanno oltre la qualificazione in Champions.
This post was last modified on 9 Luglio 2019 - 11:34