Assenza di peso offensivo e carico di lavoro pesante sono i due principali aspetti della sofferenza nella partita odierna dell’Inter: sebbene la squadra di mister Conte resista per un tempo e un quarto, dopo il 60 esimo emergono le principali lacune. Soprattutto in zona gol non viene creata particolare pericolosità da parte dei giocatori interisti.
Il tecnico, anche dopo la conferenza stampa, ha provato a far capire alla dirigenza che la situazione è tutt’altro che serena e che sarebbe ora di accelerare i tempi. Durante l’amichevole odierna è stato costretto a mettere Perisic nel ruolo di punta al posto di Longo mettendo in risalto la gravità della situazione. In questi giorni non son mancati i paragoni, specie sui social, con Mourinho che nel 2009 mise la società spalle al muro per le tardive cessioni. Il tecnico portoghese fece giocare sulla fascia Balotelli e Crespo per farsi comprare Quaresma. Oggi Antonio Conte ha schierato Perisic punta.
I più grandi patemi d’animo, a Conte, secondo quanto riportato da calciomercato.com, li crea il fronte delle mancate cessioni: Joao Mario (peggiore in campo oggi, specie nell’atteggiamento), Borja Valero, Dalbert, Miranda, Nainggolan e Icardi. Questi sono i giocatori in uscita che rallentano il processo di crescita della squadra e il mercato in entrata. E Conte a questo punto della stagione avrebbe già voluto avere un “materiale umano” a disposizione più completo.
Conte è costretto a tenere fuori Icardi e Nainggolan e non avendo ricevuto ancora adeguate alternative, essendoci dunque una formazione titolare che non lo soddisfa in pieno. E se ciò è passato in sordina con il Lugano di certo è emerso contro lo United, dove erano diversi i valori in campo. Il lavoro di Antonio Conte si vede ma questa Inter che macina chilometri non punge davanti, è troppo sterile e questo al tecnico comincia a non piacere.
This post was last modified on 20 Luglio 2019 - 20:22