CdS – Acquisti e nuovo impianto tattico: ecco l’Inter di Conte

Nuovo anno, nuova Inter. Quella che l’avvento di Conte ha portato è una vera e propria rivoluzione. Come riporta il Corriere dello Sport il cambiamento contiano ha stravolto le dinamiche della squadra nerazzurre, sia nel sistema che negli interpreti.

RICOMINCIO DA SETTE

La nuova Inter ha incominciato un nuovo corso nel segno del tecnico salentino, che ha innanzitutto fatto specifiche richieste sul mercato. Ad sono sette i potenziali nuovi arrivi della campagna acquisti 2019. Cinque sono già ufficiali, e sono arrivati su specifica richiesta del tecnico. Il centrocampo si è rinnovato con Sensi, Barella e Lazaro. Se sull’ex Cagliari c’erano pochi dubbi, qualcheduno di più ce n’era su Sensi. Acquisto intrigante, di prospettiva, ma che non si sapeva quanto fosse pronto per i mondo Inter. Tutti i tentennamenti sono svaniti con l’arrivo della Preseason. L’ex Sassuolo è stato, infatti, tra i migliori, per non dire fondamentale, nelle prime uscite della nuova Inter. Lazaro è, invece, ancora tutto da scoprire. Un infortunio ne ha ritardato l’inserimento nei meccanismi della squadra, pertanto ci vorrà più tempo per vederlo al meglio.

In ogni caso rimane un innesto interessante: pure lui voluto fortemente da Conte, potrà dare molto in attacco, portando qualità e fantasia, ma dovrà lavorare altrettanto per adeguare la propria fase difensiva agli standard nostrani. In difesa e in attacco due colpacci. Godin a zero è un vero e proprio affare, che porta qualità e soprattutto esperienza alla retroguardia. Lukaku è costato molto, al contrario dell’ex Atletico, ma è l’attaccante ideale per Conte. Infine sono attesi altri due colpi, o eventualmente anche tre. Uno è Sanchez, in dirittura d’arrivo. L’altro è un centrocampista di livello, in grado di portare in dote esperienza internazionale e gol. Al netto di un ormai probabile cambio sulla sinistra Dalbert-Biraghi, potrebbe arrivare un ultimo innesto davanti, che facce le veci di Lukaku in sua assenza (Llorente?).

NUOVO SISTEMA

La distanza dall’anno scorso si nota, oltre che negli uomini, anche nel sistema. Una squadra ad immagine e somiglianza dell’allenatore, che porta sul rettangolo verde grinta, carattere e unità. Il cambiamento è passato innanzitutto dal modulo. E’ stato chiaro fin da subito che l’impianto tattico sarebbe stato quello della difesa a tre, quasi sempre a supportare un 3-5-2. Se prima sembrava possibile una variante col 3-4-3, con la dipartita degli esterni questa ipotesi è definitivamente tramontata. La differenza con la passata stagione è quindi ben marcata: il 4-2-3-1 spallettiano è stato definitivamente accantonato, come pure il 4-3-3 e il 3-4-2-1 che erano sporadicamente comparsi l’anno scorso. Ora largo a un gioco corale fatto di qualità ma anche di tanta corsa e sacrificio, dagli attaccanti in pressing agli esterni destinati a coprire tutta la fascia. Proprio i laterali con Conte acquisiscono un ruolo fondamentale, spesso esaltandosi. E’ il caso di Alonso e Moses al Chelsea e di Candreva in nazionale, sperando che si possa ripetere in nerazzurro. Qualcun altro si deve ancora adattare completamente al nuovo sistema, come Skriniar nel ruolo di centrale di sinistra, ma la sensazione è per adesso la cura Conte stia già dando i suoi frutti.

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