L’Inter incomincia la sua rincorsa calando il Poker alla prima di campionato. Demolito un buon Lecce, che però non ha saputo gestire la qualità in mezzo al campo dei nerazzurri.
Handanovic: 6
Fa tremare e urlare di paura tutto il Meazza con una sua uscita sulla trequarti campo che per poco non regala la gioia del gol a Lapadula. Il resto della partita, però, la gioca con attenzione e concentrazione. Passateci la battuta, ma ha già superato il numero di uscite dello scorso anno.
D’Ambrosio: 6
Schierato difensore di destra nella linea a 3, svolge il compito con una disinvoltura da farlo sembrare il suo ruolo naturale.
Ranocchia: 6.5
Sostituisce in extremis De Vrij al centro della difesa, svolge il compito in maniera impeccabile tanto da far scaturire, a metà primo tempo, dei cori della curva a suo favore.
Skriniar: 6
Meno preciso e puntuale rispetto al solito, si nota il ritardo di condizione naturale per uno della sua stazza.
Candreva: 8
Beh, se questo è Antonio Candreva senza barba, bisognerebbe mettergli a contratto la rasatura giornaliera dal barbiere di fiducia. Corre, sforna aperture, gioca tutto campo e realizza un gol che si candida di già ad essere il più bello del campionato. Se dovesse continuare su questa strada, sarebbe il primo vero nuovo acquisto targato Antonio Conte.
Sensi: 8
Si presenta alla Scala del Calcio esprimendo tutta quella qualità che aveva lasciato intravedere durante il precampionato. Trova un gol maturato con la rabbia nel prendersi la palla e con la qualità che sta dimostrando di avere ad ogni giocata. Promosso a pieni voti.
dal 71′ Gagliardini: 6
Dà il cambio ad uno stremato Sensi, giocando anche lui una partita semplice ma, in ogni caso, facendo vedere di lavorare per migliorare sempre i movimenti tattici richiesti dal nuovo mister.
Brozovic: 7.5
Una partita da diesel. Parte piano, forse troppo, con qualche sbavatura, scalda il piede e poi scarica il pallone nel sette con un tiro a giro da scuola del calcio. È suo il primo gol della stagione nerazzurra, che gli inietta anche una certa dose di fiducia che si nota da come gioca e i rischi che decide di prendersi da quel momento in poi.
Vecino: 6
Anche lui non al massimo della condizione fisica, cerca di eseguire fin da subito i nuovi compiti dettati dal mister. Appare, però, in ritardo nei movimenti.
dal 66′ Barella: 6
Esordisce anche lui con la maglia nerazzurra a partita però già in ghiaccio. Conte lo ha tenuto in panchina per preservarlo e farlo entrare gradualmente in condizione dopo un’estate piena di partite per Nicolò. Avrà modo di incidere sulla stagione interista.
Asamoah: 6
Partita equilibrata del ghanese, che mette si tanta quantità ma anche poca qualità a conforonto del suo dirimpettaio Candreva
Lautaro: 6
Sulla sua prestazione pesa il gol sbagliato a porta vuota nella prima metà di primo tempo, che fa infuriare coach Conte. Al di là dell’errore, però, disputata una partita sostanziosa, con tanta voglia di trovare la giusta combinazione con il nuovo partner Lukaku, che per ora si intravede solo grazie alla sponda di Gabriel.
dal 77′ Politano: s.v.
Lukaku: 7
Se Conte lo voleva ad ogni costo un motivo ci sarà stato. E se il buongiorno si vede dal mattino…Nonostante una forma fisica non ancora al top, il numero 9 nerazzurro corre, si sbatte, combatte e dimostra un’ottima visione di gioco non ancora premiata dalla precisione nei passaggi. Trova, giustamente, il primo gol in Serie A al suo debutto.
Conte: 7.5
La sua Inter vince ma soprattutto convince. È vero l’avversario, con tutto il rispetto, non era tra i più blasonati, ma poco importa se la squadra dimostra di eseguire i suoi diktat tattici giocando, tra l’altro, un bel calcio. Chiaro a tutti che c’è ancora da lavorare, che il percorso è di certo in salita ma, come si dice, la rincorsa è iniziata…e non poteva iniziare nel migliore dei modi.
This post was last modified on 26 Agosto 2019 - 22:25