Il tecnico del Cagliari, Rolando Maran, ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita
Il Cagliari di Maran mise in grave difficoltà l’Inter nello scorso marzo, infliggendo ai nerazzurri una sconfitta bruciante. Molte cose sono cambiate da allora: uno dei migliori in campo, Nicolò Barella, è passato ai nerazzurri, Radja Nainggolan ha fatto il percorso inverso, e uno degli autori dei due gol sardi, Leonardo Pavoletti, sarà assente per un grave infortunio riportato al ginocchio. Su questi, e altri temi, l’allenatore dei sardi ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa della vigilia.
Ecco le sue parole
Maran parte dal k.o. di Pavoletti: «Partiamo da Pavoletti, sapete tutti cosa rappresenta per noi. I numeri lo dicono, anche domenica siamo stati la squadra che ha fatto più cross. Dovremo cambiare qualcosa. Si sono aggiunti due ragazzi nuovi che possono darci una mano per caratteristiche ed entusiasmo. Su un impianto collaudato dobbiamo mettere tanta roba nuova, lo faremo cercando la prestazione anche attraverso la rabbia per questi infortuni».
INTER – Maran si aspetta una grande partita: «Per il morale è importante fare una grande gara con l’Inter. Bisogna mettere in campo cuore e anima, al di là del risultato deve lasciarci la sensazione di avere dato tutto. Dopo la falsa partenza abbiamo bisogno di una gara che ci dia la spinta per fare sempre meglio. L’Inter è cambiata tanto con l’arrivo di Conte. È aumentato il valore sia tecnico che di squadra. Sta fra le tre protagoniste assolute del campionato».
ROG – «Rog fra i nuovi è quello che ha avuto più tempo per integrarsi, è più avanti degli altri e ha già imparato i nostri meccanismi».
CONTE – «Ho sempre riconosciuto a Conte grandissime qualità, nel tempo i risultati gli hanno dato ragione: è uno degli allenatori vincenti».
FORMAZIONE – «Abbiamo lavorato su alcuni accorgimenti, come facciamo ogni settimana. Al di là della mancanza di Pavoletti non dobbiamo mutare il nostro DNA. Rispetto alla settimana scorsa ci sono novità fra infortuni e arrivi, non so ancora se Nainggolan giocherà da play».
BARELLA – «Barella? È figlio di questa terra, non vedo l’ora di abbracciarlo e spero che godrà di una bella accoglienza».
I NUOVI – «Ieri Simeone e Olsen hanno avuto una giornata lunga e poi si sono comunque allenati. Sto riflettendo su entrambi, anche per la differenza fra i due ruoli. Voglio parlarci bene e decidere cosa sia opportuno fare».
FISICITÀ – «Dobbiamo controllare tutto ed essere pignoli, anche contare i centimetri dell’avversario e schierarci in modo da poter contrastare fisicamente».
CASTRO E PELLEGRINI – «Castro? Domenica scorsa è rientrato dopo un periodo altalenante di allenamenti, devo capire quanto può essere impiegato. Pellegrini era appena arrivato una settimana fa, ora ha lavorato e ho capito che è pronto per giocare. Rigoristi? Fino ad ora è sempre stato Joao Pedro. Ho visto l’Inter contro il Lecce, Conte ha già dato la sua identità alla squadra».
This post was last modified on 31 Agosto 2019 - 16:07