Dopo una prima giornata all’insegna degli errori arbitrali, si temeva che Fabio Maresca potesse condizionare la gara di Cagliari. Invece no, per fortuna.
Cagliari-Inter non è stata una sfida da inserire tra le gare più entusiasmanti delle ultime stagioni calcistiche, ma è stata costellata da un’elevatissima tensione, che si poteva percepire anche dal salotto di casa. Fabio Maresca, il fischietto di ieri, è riuscito egregiamente a controllare questa tensione. Grazie al contributo della Gazzetta dello Sport, analizziamo la moviola della sfida della Sardegna Arena.
Partiamo con gli episodi della prima frazione di gioco: al 18′ l’Inter trema per un presunto tocco con il braccio di Asamoah, che calcola male il rimbalzo di un traversone dalla sinistra. Petto. Al 21′, invece, arriva il primo cartellino “di carattere”: giallo a Brozovic per un’entrata killer su Nainggolan, con il croato che sarà condizionato per tutta la gara.
L’episodio chiave della prima frazione di gioco, però, è il gol del vantaggio nerazzurro: l’assistente Del Giovane alza la bandierina, ma Lautaro è in posizione regolare. Maresca indica il cerchio di centrocampo e si riparte dallo 0-1.
Nel secondo tempo, arriva un unico errore: al 64′ Radja Nainggolan rischia l’espulsione per doppia ammonizione dopo un fallo al limite, ma Maresca lascia proseguire. Gli altri due episodi, invece, sono chiarissimi: il tocco con il gomito di Brozovic (molto simile a quello di Klavan qualche minuto prima) non è da calcio di rigore poichè attaccato al corpo. Il rigore, invece, è netto per l’Inter: Sensi manda al bar Pisacane, che lo stende. Penalty e definitivo 1-2.
This post was last modified on 2 Settembre 2019 - 10:02