È attraverso il lavoro ed azioni oculate che Steven Zhang vuole riportare l’Inter ai grandi palcoscenici ai quali è abituata. Lo scorso 26 ottobre il proprietario di Suning è diventato il Presidente più giovane della storia nerazzurra ed ha già lasciato il segno con scelte radicali e coraggiose.
RIVOLUZIONE INTER
In meno di un anno Zhang ha rivoltato l’Inter come un calzino. Innanzitutto ha organizzato un management tutto italiano, composto da Ausilio, Oriali e Beppe Marotta. Oltre a ciò ha affidato la panchina ad Antonio Conte, creando una partnership tra uomini di calcio competenti e vincenti. Una scelta che dimostra chiaramente come Zhang abbia a cuore il destino dell’Inter e che, probabilmente, chi ancora nutre qualche dubbio su Suning farebbe bene ad accantonarlo.
Ad oggi, l’arrivo di Steven ha portato solo effetti positivi: fatturato oltre i 400 milioni e il rosso è passato dai 140,4 milioni del 2014-15 fino al -17,8 registrato per il 2017-18. La volontà di costruire uno stadio nuovo che risponda alle esigenze della modernità, la ristrutturazione della Pinetina e la campagna anti-razzista BUU, in seguito agli ululati contro Koulibaly dello scorso dicembre.
A ciò sono seguiti anche i risultati legati al campo: 2 qualificazioni Champions consecutive, risultato che non arrivava da diversi anni. Adesso manca un altro step: vincere. Non semplice, ma con questa intraprendenza e determinazione, nulla è impossibile, anzi.
Il progetto Conte è a lunga scadenza. È chiaro che l’auspicio sia quello di vincere già quest’anno, ma è altrettanto evidente che Juventus e Napoli siano delle realtà in stato avanzato che viaggiano su binari ben assestati. I nerazzurri ci stanno arrivando, step by step, e Zhang non intende aspettare molto tempo per vedere l’Inter ai livelli che le competono.