Wanda Nara: “Con l’Inter non è un divorzio. La cessione di Icardi? Una necessità della società. La fascia da capitano…”

Inter-Icardi, forse non sarà un addio, ma eventualmente se ne riparlerà il prossimo anno quando le acque saranno decisamente più calme. Wanda Nara si è concessa ad una intervista al Corriere della Sera, dove ha spiegato com’è andata la vicenda in tutti i suoi dettagli.

I CHIARIMENTI DI WANDA

La showgirl argentina precisa: Con l’Inter non è un divorzio, ma una pausa di riflessione. La scelta del Psg? Un top club, un sogno farne parte. Poi il prossimo anno sceglieremo ciò che sarà meglio: io lavoro per lui, ma poi le scelte sono sue”.

Poi l’agente dell’ex capitano nerazzurro scarica la colpa alla società per la cessione del suo assistito: “L’Inter aveva la necessità di vendere Icardi. Da capitano Mauro non avrebbe mai lasciato il club. È stata una strategia per cederlo. Il rapporto con l’Inter? ci sono stati tanti malintesi, ma la voglia di giocare nell’Inter e l’amore dei tifosi resta.

Sulla rimozione della fascia da capitano afferma: Gliel’hanno tolta per venderlo, così gli è stato detto. Lo scorso gennaio aveva rifiutato il trasferimento a un’altra squadra. E lui ha risposto: “Io sono il capitano e questa squadra non la lascio”. Lì i rapporti si sono incrinati, avevano un’altra idea.

Sul rapporto con Perisic e Brozovic: “È stato gonfiato tutto. I rapporti sono sempre stati cordiali, uno è il mio vicino“.

Sulla mancata partecipazione alla convocazione per Vienna chiarisce: “Non è andata così. Stava già giocando con un dolore al ginocchio. Quando gli hanno tolto la fascia lui ha detto: “Per giocare non serve solo il corpo, ma soprattutto l’anima. E quella al momento mi si è rotta”.

MAROTTA, LA CAUSA E FUTURO IN ITALIA?

“Marotta agisce per il bene della società e deve badare ai conti. Vedremo chi avrà fatto bene. La causa all’Inter? Non è stata fatta per soldi. Se così fosse, Mauro sarebbe andato via dall’Inter anni fa, quando la squadra non giocava la Champions”.

Sul futuro non si sbilancia più di tanto: “A Mauro piace giocare in Italia, pensò tornerà. La priorità è sempre l’Inter. Chi mi ha delusa di più? Chi ha messo i tifosi contro Mauro e parlava a mio nome senza conoscermi”.

L’AMBITO PERSONALE

“Questa situazione non ha influito sul nostro rapporto. Tra noi le cose vanno benissimo. Lui a Parigi e io a Milano? Siamo una famiglia all’antica con tanti bambini, ci piace essere presenti… Sarà difficile, Mauro fa tanto”.

Infine Wanda si prende i meriti di aver risolto una questione che era diventata quasi irrisolvibile: “Era difficile uscire da questa situazione e farlo trovando una squadra come il Psg rende orgogliosa me, lui e la famiglia. Ho fatto del mio meglio, senza tradire nè i tifosi che lo amano, nè l’Inter. Da capitano dell’Inter non sarebbe mai andato alla Juventus”.

Gestione cookie