Intervistato per la Gazzetta dello sport, l’ex allenatore e attuale commentatore DAZN, Francesco Guidolin, ha parlato di Inter, in particolare dei calciatori che lui ha allenato quando era all’Udinese. Era la stagione 2010-2011 quando Sanchez, Handanovic e Asamoah militavano nella squadra friulana, classificandosi al quarto posto e conquistando una clamorosa qualificazione ai preliminari di Champions.
GUIDOLIN ESALTA SANCHEZ
L’ex allenatore si sofferma sul ruolo: “Può giocare esterno e come prima punta, ma il trequartista è il suo ruolo. Quando lo misi dietro Di Natale nel 3-5-1-1 diventò devastante… È ottimo anche in fase di non possesso”.
Sulle difficoltà avute a Manchester dice: “Manchester? Non so cosa sia successo. Ma nei primi anni all’Arsenal ho rivisto il giocatore che voleva diventare il più forte al mondo. È sempre stato umile, di sicuro i soldi e il successo non lo hanno cambiato. La coppia con Lukaku? La meglio assortita e pericolosa della Serie A”.
SU ASAMOAH E HANDANOVIC
Sul ghanese afferma: “Con noi giocava mezzala. In fascia c’era Armero che non tornava mai, per cui, oltre a fare il centrocampista, tappava i buchi che lasciava Pablo”.
Parole positive anche per Samir: “Taciturno e determinato. A 25 anni già guidava tutta la difesa. A livello tecnico è migliorato di anno in anno: è tra i migliori al mondo. L’essere capitano è la testimonianza di una maturazione di un calciatore intelligente”.
CONTE, IL GAP CON LA JUVE E LA SFIDA CONTRO L’UDINESE
Guidolin ha sfidato Conte in Premier quando allenava lo Swansea: “Quel Chelsea non poteva giocare come aveva iniziato. Difendeva a 4 e noi a 3, finì 2-2. Dopo un paio di partite ha rivoluzionato il sistema con il 3-4-2-1 e ha avuto la forza di convincere i giocatori. Ci ha creduto e ha trionfato. Il gap con la Juve? Bianconeri favoriti, ma l’Inter è più vicina. Sono cambiati gli allenatori e l’organico interista può migliorare i risultati già buoni dello scorso anno. Spalletti aveva fatto un gran lavoro”.
Infine conclude con un’analisi sull’Udinese e un’indicazione sul proprio futuro: “L’Udinese è una squadra solida e fisica. Giusto dare fiducia a Tudor che aveva fatto bene nel finale. Mi auguro che quest’anno viva una classifica più serena. Il futuro? Le offerte non mancano, ma serve qualcosa di stimolante”.