José Mourinho, un nome una leggenda. Il suo nome risuona costantemente a Milano, ovviamente sponda nerazzurra. Con l’Inter è riuscito nell’impresa che in cinquanta anni non era riuscita a nessuno, riportare a Milano la coppa dalle grandi orecchie. Ma fece molto altro ,perché oltre a vincere la Champions, riuscì anche nell’impresa di vincere nello stesso anno Campionato e Coppa Italia, un’impresa compiuta tutt’ora da pochissime squadre. Con questa impresa, compiuta in dieci giorni, è riuscito ad entrare per sempre nei cuori nerazzurri.
Nell’intervista concessa a LiveScore, lo Special One, ha parla proprio dell’impresa delle “3 finali” vinte in 10 giorni. Ripensandoci, Mourinho sembra emozionarsi fortemente spiegando che al triplice fischio contro il Bayern ebbe dentro un forte miscuglio di emozioni. Emozioni che sommate al repentino addio all’Inter per passare al Real Madrid hanno creato in Mou un forte ricordo.
Mou ha spiegato anche l’emozione di aver riportato a Milano un trofeo così importante: “L’Inter inseguiva la Champions da 50 anni, metà secolo composto da giocatori fortissimi passati tra le fila nerazzurre ma senza essere mai riusciti a vincere. Sono passate per l’Inter moltissime leggende come Ronaldo il fenomeno e Roberto Carlos, passando per i tedeschi campioni del mondo Matthäus, Klinsmann e Brehme. Tutti i calciatori più forti del recente passato hanno giocato per questo club”.
Infine Mou ha spiegato i motivi e le emozioni seguite dall’addio all’Inter, descrivendo quei momenti come incredibili: “L’addio è stata una mia scelta che rifarei tutt’ora. A volte nel calcio devi prendere decisioni difficili ed essere freddo, ma avevo preso la decisione di andare via già prima della finale. Ricordo perfettamente ogni instante della partita così come il finale quando i calciatori sono venuti tutti ad abbracciarmi, è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita”.
This post was last modified on 20 Settembre 2019 - 14:37