Ormai a tutti sono ben note le problematiche del Var. In Italia, ormai utilizzato già da tempo, si è cercato di migliorare anno dopo anno. Mercoledì sera però, l’Inter è stata penalizzata dallo stessa mancata review, nonché dall’arbitraggio. Nella partita contro il Barça ci sono state diverse sviste arbitrali, infatti ma rotta si prepara ad un intervento informale diretto alla UEFA.
Su Repubblica infatti leggiamo come: “L’Inter non andrà allo scontro frontale con l’Uefa, però ha già fatto arrivare al presidente Ceferin […] il messaggio lanciato mercoledì sera dall’allenatore: «Pretendiamo il rispetto che si esige, giustamente, da noi». Sul piano pratico la mossa informale della dirigenza mira a evitare altre «sensazioni sgradevoli», parole di Conte”.
Beppe Marotta, così, è pronto a presentare una richiesta informale; l’obiettivo del dirigente nerazzurro è quello di chiedere di “rivedere i criteri del Var, utilizzato meno in Europa rispetto alla serie A, che gli arbitri italiani sperano sia presa a modello. Tra alcuni club europei c’è l’idea di presentare all’Eca, presieduto da Andrea Agnelli, un compromesso regolamentare per le Champions a venire: garantire a ogni squadra il bonus di una chiamata per tempo”.
La richiesta sembra derivare da uno degli episodi più discussi accaduti durante Barcellona-Inter: il contatto su Stefano Sensi in area di rigore blaugrana; non è detto, infatti, che l’arbitro avrebbe dato il rigore ai nerazzurri dopo la consulta Var ma, se la tecnologia esiste, perchè non usarla per annullare ogni dubbio?
This post was last modified on 4 Ottobre 2019 - 17:02