Nerazzurro doc, Paolo Bonolis ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato dell’attuale momento di forma dell’Inter. Ecco le parole del conduttore televisivo.
BONOLIS: “FELICISSIMO DEL RITORNO DI ORIALI”
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Paolo Bonolis ha toccato diversi argomenti sul pianeta Inter. Dalla sua passione per Antonio Conte (“Stiamo giocando molto bene, Conte ha creato una mente alveare: non ci sono più calciatori che ragionano per loro conto, lo fanno tutti in funzione di un meccanismo. Il mister ha una feroce determinazione, amo la sua passione, il modo in cui sente e soffre ciò che fa”) alla felicità per il ritorno di Oriali (“sono felicissimo sia tornato Gabriele, mia ispirazione calcistica quando giocavo”), andiamo a sentire tutto ciò che ha detto sulla sua squadra del cuore.
In primis, Bonolis ha messo le mani avanti sulla candidatura dell’Inter a favorita per lo Scudetto: “A volte è solo un gioco delle parti per mettere pressione.. La Juve ha una rosa importante e vasta: credo sia ancora la favorita. L’Inter ha avuto un periodo difficile, con partite pesanti legate l’una all’altra, a dispetto del calendario più facile della Juventus. Al Camp Nou sono state spremute tante energie, soprattutto mentali, quindi mi auguro riescano a ricaricare le batterie in tempo”.
Poi, il presentatore di Avanti un Altro si è concentrato sulla sfida di stasera, il derby d’Italia con i bianconeri: “Se l’Inter la chiudesse in modo positivo sarebbe un lubrificante non da poco nell’attrito della stagione. Se invece le cose non andassero, oggettivamente non sarebbe determinante per niente, soggettivamente potrebbe significare qualcosa. Resto convinto però che il nostro mister sappia fare da setaccio sulle preoccupazioni, magari se le prende lui ma le toglie agli altri”.
BONOLIS: “NON FAREI MAI A MENO DI BARELLA E SENSI”
Dopo aver detto di non voler fare mai a meno “di Barella, Brozovic e Sensi con De Vrij dietro” ed aver augurato un’indigestione ai rivali juventini (“se il buffet nello spogliatoio portasse a un leggero cagotto collettivo non sarebbe male!”), Bonolis ha parlato anche della scomoda tematica del razzismo: “Io sono il primo a dire che il razzismo è gravissimo, ma definendo razziste certe cose in realtà si svilisce l’importanza di quello che si dovrebbe combattere e cancellare. Allo stadio è sempre andata così. Perché il “buu” è grave e “cornuto” a Baresi no? Quindi attenzione: il razzismo, quello vero, implica l’odio, la negazione dei diritti ed è proprio di gente che ha i vermi nel cuore; il “bu bu” è un atto di maleducazione che si potrebbe facilmente evitare, se non fosse che allo stadio spesso anche i più nobili perdono i freni inibitori. Figuriamoci i meno nobili!”. Sicuramente una posizione impopolare, ma in parte condivisa da buona parte del tifo nerazzurro.