Sconfitta che fa male quella rimediata dall’Inter stasera contro la Juventus, soprattutto per la superiorità palesata dai bianconeri che riporta l’ambiente nerazzurro coi piedi per terra.
Le parole di Antonio Conte
Gap con la Juve?
Sicuramente non c’era bisogno di vederla all’opera per capire quantità e qualità di giocatori forti in rosa. È evidente, ma la Juve ha iniziato un percorso 8 anni fa, è cresciuta mentre le altre sono andate a ritroso e il gap è diventato talmente ampio che oggi bisogna essere onesti e dire che è dura ridurlo in poco tempo. La partita, dopo l’uscita di Sensi, abbiamo perso equilibrio e valore di squadra, potevamo rischiare e l’abbiamo fatto. Partita equilibrata anche secondo le statistiche, abbiamo preso anche noi il palo con Vecino. Poteva accadere anche che vincessimo noi, però complimenti a loro e noi dobbiamo essere orgogliosi di ciò che stiamo facendo e sapere che il nostro è un percorso. Oggi è una caduta, ma contro una squadra molto molto forte, però noi dobbiamo essere bravi a capire, migliorare, rialzarci e proseguire il nostro percorso di crescita. La differenza si è vista nella gestione dei momenti, nell’esperienza e nel capire le situazioni. Noi troppo istintivi. In due partite, compresa quella col Barcellona, potevamo vincere e invece abbiamo perso. Dobbiamo migliorare in questo.
Lukaku ha problemi fisici o fa fatica a capire il gioco?
Romelu è un giocatore che si deve allenare e ha bisogno di giocare per essere in condizione. All’inizio il problema alla schiena, ora al quadricipite. Penso che abbia dato tutto, inevitabile che col Barcellona mancava lui e quindi ci è mancato un cambio e oggi lo stesso con la squalifica di Sanchez. Mancava una punta, per quanto Politano lo stiamo adattando ma non è quel calciatore che tiene palla, però Romelu si è impegnato e ha cercato di fare il massimo. Speriamo superi i problemi e sia al 100%.
Reazione psicologica sbagliata dopo sconfitta col Barcellona?
In 4 giorni abbiamo giocato con 2 tra le squadre più forti al mondo, ce la siamo giocata con i nostri pregi e i nostri difetti. I risultati potevano essere diversi e i gol subiti sono episodi su cui lavorare. Quando si subisce ci sono sempre situazioni che devono essere migliorate. Quando parlo di step, ripeto, ho la fortuna di avere ragazzi con voglia di lavorare e di crescere e di dire la loro. Al tempo stesso dobbiamo capire chiaramente la differenza che c’è perché non possiamo essere stupidi o presuntuosi e non pensare che ci sia un gap. Io voglio essere onesto, ho sempre detto che in alto c’è la Juve, poi il Napoli e poi noi. Non dobbiamo farci prendere né dall’entusiasmo né dallo sconforto. Abbiamo avuto due battute d’arresto ma dobbiamo fare in modo che questo ci dia ancora più carica e portare ragazzi che non hanno una certa esperienza internazionale a crescere e non andare solo d’istinto.
Cosa lasciano queste due sconfitte?
Non incidono negativamente a livello mentale. Sinceramente non mi aspettavo di giocarmela alla pari col Barcellona e con la Juventus stessa perché sono di un livello diverso. Aver giocato con personalità e coraggio rendendo equilibrate sfide contro squadre di questa qualità ci deve dare più fiducia in quello che stiamo facendo, perché il lavoro ci ha portato fin qui a giocare così partite che potevano sembrarci impari.
Si aspettava una Juve così mutevole durante il match?
Se ti metti la mano in faccia e ti copri gli occhi, dove peschi peschi bene. Stiamo parlando di giocatori di spessore. Vanno riconosciuti i meriti di questi 8 anni, se la Juve ha preso uno come Ronaldo, tanto di cappello. Noi stiamo cercando di costruire, ma se quando costruisci hai davanti un grattacielo sembra che sia sempre più faticoso perché la luce non la vedi. Noi invece dobbiamo essere bravi, visionari e trovare la zona di luce oltre quel grattacielo.