Non solo Esposito. La Primavera dell’Inter ha incantato in settimana vincendo nettamente contro Barcellona e Juventus e adesso, anche La Gazzetta dello Sport, fissa la lente d’ingrandimento sui nuovi talenti nerazzurri.
Come da tradizione del recente settore giovanile, dal quale sono usciti talenti come Zaniolo, Pinamonti e Bonazzoli, l’Inter si conferma in grado di lavorare bene con i giovani. I talenti sono tanti e le prospettive più che buone. Oltre ad Esposito, ormai aggregato alla prima squadra e fedele” fratello minore” di Lukaku, ci sono diversi profili interessanti e promettenti.
Ad ereditare il “testimone fantasia” è Gabriele Oristanio, campano come Esposito, e strappato alla concorrenza della Juventus e Fiorentina. È l’uomo in grado di far saltare il banco con il dribbling e l’invenzione mancina.
Accanto a lui, spesso e volentieri, Edoardo Vergani, centravanti classico, o Samuele Mulattieri, arrivato dallo Spezia nel 2018 e ritrovato quest’anno con chili e centimetri in più.
Dietro, la sicurezza è Filip Stankovic, figlio d’arte del grandissimo Dejan. Campione d’Italia under 17, reattivo e spettacolare numero 1 nerazzurro. Davanti a lui, Lorenzo Pirola, considerato uno dei migliori prospetti italiani e già provato da Conte in estate. Grande stacco di testa, tatticamente pronto e pulito nelle uscite.
A completare il reparto difensivo con il francese Kinkoue, acquistato dal Troyes e fortissimo fisicamente, Agoumè, che ricopre il ruolo di centrale nella difesa a 3 disegnata da Madonna. Pagato 4,5 milioni, sembra un predestinato dai piedi buoni e dalla grandissima personalità.
Chiudono il cerchio Lorenzo Colombini, Willy Gnonto (15 anni) e il capitano Schirò.
This post was last modified on 9 Ottobre 2019 - 14:20