Intervenuto ai microfoni di Tgsky24, il presidente del Milan Paolo Scaroni ha avuto modo di soffermarsi sul tema nuovo stadio. In aggiunta, non è mancato un pensiero inerente l’abbattimento di San Siro.
Queste le parole del numero uno milanista: “Il dialogo con i cittadini è stato positivo, abbiamo il desiderio di ascoltarli. I nuovi stadi vengono costruiti perché il rumore sia massimo all’interno e minimo all’esterno. Sarà un rumore del 60% in meno rispetto a quello attuale nonostante sia più vicino alle case, anche le vibrazioni verranno ridotte”.
Poi sul Meazza aggiunge: “Tutti siamo affezionati al Meazza, avendo avuto grandissimi successi lì e ci batte il cuore, ma dobbiamo renderci conto che non è più adeguato ai nostri tempi. Nel terzo anello non c’è nessun tipo di servizio. Negli stadi moderni le aree dedicate alle hospitality sono 100.000 metri quadri, al Meazza sono 24.000. All’estero è totalmente diverso. Inoltre c’è un tema di accessibilità e sicurezza che è di altri tempi. Negli stadi moderni le persone non abili possono entrare con grandissima facilità. Noi da un lato consideriamo impossibile giocare al Meazza così com’è, non è adatto alle esigenze dei club. Vogliamo fare un nuovo San Siro a San Siro, siamo convinti che otterremo tutte le autorizzazioni necessarie, tutto questo viene da soldi privati. Se non ottenessimo l’autorizzazione ci siederemo ad un tavolo e decideremo”.
Chiosa dedicata al progetto: “Il mio preferito è la cattedrale: progetto innovativo, diverso rispetto a quello degli stadi moderni. E’ un emblema molto chiaro dell’alleanza Milan-Inter di fare uno stadio insieme”.
This post was last modified on 9 Ottobre 2019 - 20:59