EDITORIALE – E’ sempre Pazza Inter

Una delle prima cose che Antonio Conte ha detto da tecnico nerazzurro è stata: “No more Pazza Inter”, “Niente più Pazza Inter”. Ma probabilmente, vedendo la partita di oggi contro il Sassuolo, anche il tecnico si sarà messo il cuore in pace: la vera anima dell’Inter è questa, di essere pazza. Sempre e comunque. Complicarsi la vita, anche nelle situazioni che, almeno in apparenza, sembrano essere tranquille e senza patemi.

L’anima dell’Inter non cambia

Perchè è vero. Per 70 minuti l’Inter ha letteralmente dominato un Sassuolo che, a parte il momentaneo pareggio siglato da Berardi e durato pochi minuti, non è mai sembrato in partita. Conte e i suoi dovrebbero ripartire da quella ora di gioco in cui si è vista la reazione che tutti si aspettavano dopo la doppia sconfitta in pochi giorni contro Barcellona in Champions e Juventus in campionato.

Una grande Inter, probabilmente la migliore della stagione. Con un Lautaro Martinez scatenato. Un Toro indomabile quello visto all’ora di pranzo, che ad eccezione del gol sbagliato e che avrebbe potuto portare l’Inter sul 2 a 0, ha disputato una gara maestosa. Maiuscola. Fenomenale. Esagerata. Scegliete voi l’aggettivo che più vi aggrada.

Un Lautaro gigantesco, ogni sua giocata era una fiammata. Segna il gol dell’1 a 0, sbaglia come detto, quello del possibile raddoppio, ne realizza un altro che gli viene (forse ingiustamente) annullato. Si procura il rigore poi trasformato da Lukaku, ne segna uno che in teoria avrebbe dovuto chiudere la partita. Colpi di tacco, sponde, accelerazioni: talento puro. E il fatto che da quando è uscito l’Inter abbia smesso di giocare non è affatto un caso.

Perchè gli ultimi 20 minuti di palpitazioni e cuore in gola sono nati proprio da quel cambio, che forse non doveva essere fatto. Fuori Lautaro, dentro Politano: si passa ad una sorta di 5-4-1, il baricentro si abbassa, il centrocampo non accorcia, l’attacco non riesce a tenere un pallone. E il Sassuolo rientra in partita. Una gara che qualsiasi altra squadra, sul 4 a 1, non avrebbe fatto in modo di rimettere in piedi.

Ma l’Inter non è come tutte le altre squadre e la partita di oggi ha dimostrato qualcosa che si era intuito già nelle scorse uscite: se non si gioca al 100%, va in difficoltà contro chiunque. Al contrario, se gira al massimo, è in grado di essere pericolosa anche contro le formazioni più forti, comprese Barcellona e Juventus. L’Inter deve essere sempre a pieno ritmo: per Conte potrebbe essere già un problema non entrare in riserva già a marzo.

La sfida contro il Sassuolo ha evidenziato anche un altro fattore preoccupante: come visto sia contro la Juventus che contro il Barcellona negli ultimi 20 minuti la squadra subisce un clamoroso calo fisico. Ma oggi, a differenza delle ultime due gare, è andata bene. Ma si deve lavorare ancora. E tanto.

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