L’Inter vince 2-0 contro il Dortmund e guadagna 3 punti preziosissimi che riaccendono le speranze di qualificarsi nel girone di Champions. Queste le parole di Conte in conferenza dopo il match.
Se è la vittoria più importante della stagione: “Può cambiare le prospettive, ci allunga la vita e le speranze di poter andare avanti in Champions in un gruppo molto difficile. Sono contento soprattutto per i miei calciatori perché la vittoria era l’unico modo per onorare la fatica fatta per per vivere questo tipo di notti con lo stadio pieno e per mandare un messaggio di continuità a noi stessi. La strada è quella giusta e possiamo dire la nostra anche in un girone così”.
Sui dettagli: “Sinceramente noi lavoriamo su tutti i dettagli, per questo motivo arriviamo stanchi a fine partita (ride ndr). Lasciamo zero all’improvvisazione, nel senso che il mio staff lavora tanto per di far trovare i giocatori preparati su tutto: noi avevamo studiato la gara contro un 4-2-3-1, invece loro, penso per rispetto nei nostri confronti, si sono messi a specchio con tre centrali e due esterni. E in pochissimo tempo abbiamo dovuto cambiare le situazioni di gioco; la soddisfazione di lavorare con questo gruppo è tanta, i miei giocatori hanno dato grandi risposte in situazioni difficile. Si era fatto male Vecino, durante la partita De Vrij ha stretto i denti dopo un problemi, questi sono segnali che il gruppo sta andando oltre ogni difficoltà. Siamo partiti con 8/11 dell’anno scorso, poi sono entrati Esposito e Borja. Sono contento per i nostri tifosi che hanno supportato la squadra. Bene così, ora recuperiamo in fretta perché giochiamo contro il Parma che sarà più difficile rispetto a quella di stasera. Vediamo se riusciremo a recuperare qualche infortunato”.
C’È ANCORA LA PAZZA INTER
“Da parte nostra c’è voglia di dare un segnale di squadra in ogni momento, oggi abbiamo dimostrato maturità come non era accaduto col Sassuolo. Se vuoi lottare per qualcosa di importante, devi dare sensazione di compattezza, di squadra che nelle due fasi lavora bene. Gli ultimi 20′ di Sassuolo non hanno dato felicità a me, ma neanche ai ragazzi che hanno risposto”.
Partita come le altre? ”Avevo parlato di gara importante, ma mi avevano chiesto se fosse una finale… L’Inter non è partita con ambizioni di scudetto e Champions ma per porre delle basi per costruire qualcosa nel tempo. Negli anni, per tanti motivi, si è costruito e si è distrutto; quest’anno siamo ripartiti da zero – vendendo Icardi, Perisic e Nainggolan – e speriamo sia la volta buona. Abbiamo voglia di fare qualcosa di importante, sappiamo che non sarà semplice e non dobbiamo farci prendere dall’aspetto emotivo delle cose. Stiamo lavorando per il presente e il futuro, e lavoriamo tanto. Noi abbiamo scelto una zona di campo per dare pressione, studiando la difesa a 4 del Dortmund. E’ inevitabile che siamo andati a prenderli alti su palle ferme, anche loro hanno fatto così perché avevano paura della nostra fase di costruzione. Brandt, Sancho e Hazard sono devastanti, non puoi concedere loro ampi spazi: siamo stati bravi a leggere bene la gara”.