Sembra incredibile ma Antonio Candreva è tornato a brillare. Incredibile perché quello che stiamo osservando sembra un altro giocatore rispetto alla passata stagione. Un nuovo acquisto, si potrebbe dire. Da giocatore ai margini del progetto lo scorso anno, sempre criticato e fischiato dopo prestazioni evanescenti a pilastro della fascia destra quest’anno. Complice sicuramente l’attuale stato di forma dell’esterno austriaco ma un Candreva così anche un Lazaro al 100% della condizione faticherebbe a levargli il posto. Sì, perché come una fenice l’ala destra nerazzurra è rinato dal torpore, dalla morte calcistica della passata stagione. Post fata resurgo (dopo la morte torno ad alzarmi). Questo il motto della fenice che Antonio Candreva ha interiorizzato e applicato sul terreno di gioco.
Analizziamo i numeri: Anno 2018-19 tra Serie A, Coppa Italia e Coppe Europee ha collezionato 29 presenze con 3 gol e 3 assist. Anno 2019-20 tra Serie A e Champions League ha collezionato 9 presenze mettendo in saccoccia 2 gol ( E che gol!), uno solo in meno rispetto all’anno scorso. Ma la crescita esponenziale di Candreva si vede anche in fase difensiva. Tanti palloni pericolosi recuperati o spazzati via dall’area di rigore nerazzurra. Il lavoro di Antonio Conte sul giocatore romano è evidente. Corre per 90 minuti senza fermarsi un attimo, è più preciso nei passaggi e negli inserimenti. Giocatore completamente rivoluzionato e sempre più perno di questa Inter. Il tecnico salentino non è solo riuscito a fargli ritrovare la fiducia mancata ma è riuscito a farlo tornare a brillare, come quando giocava con la Lazio e come quando proprio Antonio Conte è riuscito a sfruttare con la Nazionale le sue doti atletiche e tecniche. Antonio & Antonio: Un binomio incredibile, un duo inarrestabile. Speriamo che questo rendimento assuma costanza nel tempo. Perché un Antonio Candreva così, qualora Lazaro dovesse soffiargli il posto, è indispensabile per la crescita della squadra nerazzurra.
This post was last modified on 24 Ottobre 2019 - 15:48