La Juve, capolista, sta avendo più problemi rispetto alla situazione che sta vivendo l’Inter. Testa a testa ancora più serrato tra primi e secondi e su questo si concentra l’editoriale di Sconcerti per il Corriere della Sera.
Scrive Sconcerti: “Quello che Ronaldo era per la Juve l’anno scorso, lo è quest’anno Lukaku per l’Inter. Diversità continua, differenza costante. Non è migliore di Icardi ma una cosa diversa. Icardi segnava tanto e per questo era indispensabile. Lukaku invece segna gol semplici ma è importante in tutta la zona che occupa in campo. Fa salire la squadra che ha bisogno di una boa capace di spezzare il tempo, una spinta meno elementare dopo il primo tocco di Brozovic. Grazie al belga l’Inter non ha bisogno di dribbling e giocate complicate. Il tutto diviene geometria casalinga a misure di terre più fertili”.
“Inoltre, la stanchezza ha avuto riscontri positivi. Quando è stanca l’Inter riesce a ragionare meglio. Subisce meno l’effetto Conte ed è costretta a pensare autonomamente. Ci sono meno schemi ma più libertà di agire“.
This post was last modified on 3 Novembre 2019 - 15:17