All’indomani dell’incredibile rimonta del Borussia che affonda l’Inter nella classifica del gruppo F, la Gazzetta dello Sport analizzala direzione di gara dell’arbitro olandese Danny Makkelie: tanta consapevolezza e nessun errore.
REGOLARE IL GOL DI LAUTARO, GIUSTE LE AMMONIZIONI
Il direttore di gara classe 1983 ha mantenuto la lucidità per tutti e 90 i minuti, senza mai farsi sfuggire la situazione. Non è stato protagonista (cosa che un arbitro non deve fare) né ha rinunciato ad intervenire in maniera decisa quando necessario. Così, già al primo minuto Makkelie ha estratto il cartellino giallo per Biraghi “colpevole di aver steso Hakimi alzando molto la gamba ad altezza coscia” come scrive la rosea.
Anche sul primo dei 5 gol segnati sotto il “muro giallo” l’arbitro è stato bravo a non fischiare alcun fallo di Lautaro che “usa l’astuzia per sbilanciare Akanji su di un lancio delle retrovie, prima di involarsi e battere Burki, ma la postura del difensore svizzero è errata e il contatto troppo leggero per essere sanzionato“. Al 23’ i tifosi dell’Inter quasi esultano per la seconda volta sul tiro di Lukaku che colpisce il palo, come prevede il regolamento l’assistente Steegstra alza la bandierina solo a fine azione, segnalando il fuorigioco (evidente) del belga sul suggerimento di Vecino. Alla mezz’ora Hakimi supera in velocità Skriniar che lo atterra: giusto il giallo per l’ex Sampdoria.
A inizio secondo tempo, ineccepibile l’ammonizione di Candreva per fallo tattico su Weigl. L’intervento più pericoloso è sicuramente quello di Schulz su Politano, come si legge sul quotidiano sportivo: “il terzino del Borussia calcia la palla e nel rimettere il piede a terra cade involontariamente sulla caviglia del giocatore nerazzurro, che si piega vistosamente. Una brutta dinamica, ma totalmente fortuita e non punibile col fallo“. Giusta anche la ammonizione per Thorgan Hazard a poco più di 10 minuti dalla fine della partita per un fallo commesso proprio sul numero 16 Matteo Politano.