Bollato da tutti come giocatore normale strapagato in estate, Nicolò Barella è riuscito in soli quattro mesi a zittire tutti quelli che storcevano il naso al suo arrivo. Non solo, perchè dopo le ultime due apparizioni con la Nazionale, anche i meno attenti si sono accorti dell’incredibile potenziale del ragazzo.
L’inizio di Barella con l’Inter non era stato dei migliori. Due comparsate con Lecce e Cagliari, più i primi 45 minuti da titolare con l’Udinese caratterizzati da un’ammonizione e una sostituzione all’intervallo.
La svolta, scrive Tuttosport, è arrivata il 17 settembre. L’Inter era in svantaggio, in casa, contro lo Slavia Praga e Barella, subentrato a Brozovic a ripresa inoltrata, realizzò sul gong la rete del pareggio che tiene, di fatto, ancora in vita i nerazzurri. Da quel momento, Nicolò non ha più perso la maglia da titolare – complici anche i tanti infortuni in mezzo al campo – se non per turnover, a Genova, prima della trasferta a Barcellona.
Una crescita esponenziale, una gioia per gli occhi di tutti i tifosi interisti. Due assist – con Milan e Sassuolo – e un gol meraviglioso e decisivo contro l’Hellas a San Siro, che lo ha definitivamente consacrato agli occhi dei suoi nuovi tifosi.
Per questo si può dire che l’Inter abbia trovato il suo top player a centrocampo, e c’è di più. I quasi 50 milioni richiesti dal Cagliari, ritenuti da tutti una cifra spropositata per un centrocampista – poi ci sono difensori pagati 70, ma è un’altra storia – sono oggi quasi una cifra irrisoria. Barella si è preso l’Inter e, poco dopo, anche la Nazionale. E i tifosi dell’Inter possono godersi un nuovo beniamino, italiano e attaccato come pochi alla maglia.
This post was last modified on 20 Novembre 2019 - 10:38