Sarà duello Inter-Juventus, secondo Marcello Lippi, ma solo fino a quando i bianconeri non raggiungeranno la perfetta forma atletica e psicologica.
Secondo l’ex ct della Nazionale, Campione del Mondo nel 2006, l’Inter è al momento l’unica rivale credibile della Juventus. Questa lotta, però, non durerà per molto secondo Lippi, destinata a finire quando la Juventus assumerà in toto i dettami tattici di Sarri. Queste le parole della sua lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport.
“Il testa a testa tra Juventus e Inter è molto bello, mi intriga parecchio. Ha reso molto interessante l’inizio del campionato e credo possa durare fino alla fine. Ad agosto pensavo che a lottare per il titolo ci sarebbe stato anche il Napoli, che però si è defilato e farà fatica a rientrare in corsa. Come detto, il campionato sarà più incerto rispetto agli ultimi anni, e questo è un bene per il nostro calcio. Anche se c’è una considerazione che dovrebbero fare tutti: la Juventus è l’unica squadra imbattuta, ha già in tasca il passaggio agli ottavi ed è prima in classifica in Serie A. Tutto questo andando al 60-70% della velocità in campo, aiutata spesso più dai singoli che non dalla coralità del gioco. La squadra sta attraversando un passaggio importante da Allegri a Sarri. Qual è la morale? Appena i bianconeri miglioreranno, secondo me non ci sarà storia per nessuno. Basterà che la squadra viaggi all’80% del proprio potenziale e non ci sarà più niente da fare”.
Un pensiero mirato, poi, sull’Inter e su Antonio Conte.
“Il mister è stato bravo a coinvolgere l’intera rosa, a farsi seguire da tutti. I calciatori poi sono stati bravi sul campo, ma lui non ha sbagliato una mossa e ha creato un’unità d’intenti incredibile all’interno del gruppo. Mi aspettavo che questo accadesse? Certo che sì. Io Antonio l’ho allenato e so che tipo di persona è: un leader e un trascinatore, sta facendo solo…”Conte”, e così facendo trascina gli altri. A gennaio probabilmente la rosa dell’Inter sarà migliorata, in modo da poter competere con la Juventus fino a maggio. Ma alla lunga… Giocatori? Non è questione di nomi, a Conte servono ricambi dal punto di vista numerico. Non so se mi piacerebbe di più allenare l’attacco dell’Inter o quello della Juventus. Sono due ottimi reparti: Lautaro è cresciuto tanto ed è diventato un giocatore importante, Lukaku l’ho sempre ammirato e in Italia sta facendo la differenza. Anche gli attaccanti della Juventus mi piacciono tanto, chiunque giochi fa la differenza e non ho davvero preferenze tra quei tre”.
Un’ultima analisi, infine, sulla possibilità che la Champions possa alla lunga togliere energie a una delle due squadre.
“Contrariamente a quello che pensano in tanti, io sono convinto che andare avanti in Europa sia solamente uno stimolo. Altro che toglierti energie! Se ad aprile sei in corsa in Champions i giocatori si sentono ancor più motivati, ancora più carichi. Quando le cose vanno bene, la stanchezza non la senti. La Juventus deve cercare di arrivare prima nel suo girone e ha molte chance di farcela. Guai invece a dare per spacciata l’Inter: ha tanti infortuni, è vero, ma a Praga può vincere e a quel punto si giocherebbe tutto all’ultima giornata contro il Barcellona a San Siro. E aggiungo, secondo me passeranno sia il Napoli sia l’Atalanta”.
This post was last modified on 25 Novembre 2019 - 10:36