Dopo il successo sullo Slavia qualcosa sembra essersi smosso nella testa dei ragazzi di Conte: una nuova grinta, voglia di dare il massimo e concentrazione sono le parole chiave della nuova Inter. Anche Luigi Garlando dalle colonne della Gazzetta ha detto la sua sul nuovo corso.
Il giornalista della rosea ha iniziato parlando dell’ultima partita di Champions League: “Ieri mattina, all’aeroporto di Praga, all’imbarco dei voli per l’Italia, i tifosi interisti avevano sguardi trasognati, come sposini in viaggio di nozze. Di solito invece quei bivacchi al gate radunavano volti sofferenti e stanchi, tipo reduci dal fronte. L’Inter veniva da 4 sconfitte consecutive in trasferte di Champions. Antonio Conte ha cambiato anche questo. Sta cambiando tutto“.
Di cambiamenti dall’anno scorso ce ne sono stati, soprattutto sono cambiate le gerarchie e i punti di riferimento per la squadra. Dopo l’addio di Icardi, Lukaku e Lautaro si sono presi sulle spalle la squadra come dimostrato a Praga: “La meravigliosa e inattesa carezza d’esterno per il secondo gol di Lautaro racconta tutto il lavoro fatto per addolcire i fondamentali. Chissà cosa ne pensa Ibra che gli pagava 50 sterline per ogni stop giusto… Romelu sgobbava anche prima, ma i due assist, la traversa e i 3 gol (due annullati) confermano che ora rende più produttive le sue potenzialità“.
Il merito però non è solo dei giocatori, molti di questi di cambiamenti non ci sarebbero stati senza l’arrivo dell’ex tecnico bianconero: “Conte gli ha insegnato a muoversi meglio, ad attaccare la porta con i tempi giusti, a dialogare con i compagni. Ma anche a correre di più. Lukaku oggi è più asciutto, più tonico e quindi più continuo negli strappi. Ma il cambiamento più importante lo ha esercitato sul cuore della squadra. Ha estirpato la follia proverbiale e ha impiantato nuova maturità”.
This post was last modified on 29 Novembre 2019 - 23:04