Il difensore uruguaiano sta tornado a giocare ad alti livelli a cui era abituato.
Nella gara con la Roma è stato il migliore in campo
È tornato Godin. Le ultime prestazioni del “Flaco” sono sotto gli occhi di tutti. A Praga in Champions e contro la Roma in campionato ha disputato due partite con leadership, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto nei suoi ultimi anni di carriera all’Atletico Madrid e nell’Uruguay. Come riporta La Gazzetta dello Sport, dopo le iniziali difficoltà ha saputo riprendersi alla grande: “Ha impiegato tre mesi, perché anche a giocatori d’esperienza come lui serve del tempo per adattarsi a uno stile di gioco completamente diverso. Godin l’ha fatto. Ha studiato il sistema Conte, anche con l’aiuto di sessioni video personalizzate per correggere gli errori. In carriera non aveva mai giocato da centrale di destra di una difesa a tre.
Era completamente disabituato a ragionare in maniera differente rispetto a quanto gli chiedeva Simeone nell’Atletico, non solo in termini di posizione in campo ma per mentalità, abituato com’era a difendere arretrando e non aggredendo. “Io vado avanti per la mia strada, non torno indietro”, disse Conte a proposito di Godin (ma non solo) appena un mese fa. Messaggio recepito. L’uruguaiano ha rispolverato qualche ricordo del passato, se è vero che da ragazzo cominciò a giocare a calcio da trequartista. E ora è pronto per affrontare il Barcellona, la squadra che ha incrociato di più in carriera, 34 volte al pari del Real Madrid. Il bilancio non è positivo: solo tre vittorie, poi 11 pareggi e 20 sconfitte. Ma pure una delle gioie più grandi, il titolo vinto con l’Atletico Madrid proprio al Camp Nou il 17 maggio 2014. Bastò un pareggio, quel giorno. Martedì servirà una vittoria”.