Antonio Conte ha bisogno di Lukaku per la sfida di martedì col Barcellona.
Per vincere e passare il turno servirà l’apporto di tutti. Uno sforzo in piu è chiesto, però, a uno che questa competizione, nonostante la sua giovane età, la conosce bene: Romelu Lukaku. Il belga in questa edizione di Champions non è partito benissimo: nelle due sfide contro il Borussia Dortmund, gare dove Lukaku non è riuscito a lasciare il segno, venendo sempre sostituito. All’andata a Milano, il 23 ottobre, quando l’Inter ha vinto 2-0 è stato addirittura tolto dopo 17 minuti della ripresa, con il giovane Esposito che, al suo posto, entrò e si procurò un rigore, poi sbagliato da Lautaro. Al ritorno in Germania, il 5 novembre, ha invece lasciato il campo al 28’ della ripresa, sul risultato di 2-2 (al suo posto Politano).
La versione Champions che Conte preferisce di Big Rom, è sicuramente quella vista a Praga. Il belga è stato capace di fornire una prestazione superlativa, condita con 2 assist, per il suo partner d’attacco Lautaro Martinez, e il gol decisivo del 2-1 che ha permesso all’Inter di indirizzare a suo favore la vittoria. Lukaku è stato senza dubbio il migliore in campo, caricandosi così la squadra sulle spalle come un vero gigante.
Il gigante di Anversa ha un conto aperto coi blaugrana. I catalani interruppero il percorso del suo Manchester United nella scorsa edizione della Champions. Anche allora Lukaku non iniziò bene in Europa, anzi, peggio di quest’anno visto che nel girone rimase a secco di gol. Negli ottavi, però, Lukaku si rifece ampiamente a Parigi nella sfida di ritorno contro il Psg: dopo la sconfitta per 2-0 a Manchester, infatti, i Red Devils vinsero al Parco dei Principi per 3-1 con una doppietta dell’attuale numero nove nerazzurro.
This post was last modified on 9 Dicembre 2019 - 22:26