Attualmente in prestito alla Lokomotiv Mosca, Joao Mario ha rilasciato una un’intervista alla testata online russa Sport24. Parla del suo inizio di stagione, di quello della sua nuova squadra, del razzismo e di un futuro lontano dall’Inter.
Sei passato alla Lokomotiv negli ultimi giorni prima della chiusura della finestra del mercato. Dubitavi di andare in Russia?
“No, ho scelto molto rapidamente. Sapevo della posizione dell’Inter nei miei confronti e stavo cercando una squadra che giocasse in Champions League e che fosse interessata a me. Due criteri semplici ma importanti. Per arrivare a Euro 2020 devo giocare. Non aveva senso andare via dall’Inter per andare in un club dove non sapevo se giocavo titolare o facevo panchina.“
Ti sei trasferito alla Lokomotiv in gran parte per la Champions League, ma in primavera la squadra non giocherà nemmeno in Europa League. Rimpiangi il fatto di essere in Russia?
“No. Ho giocato in Champions League e sono molto contento che la Lokomotiv mi abbia dato questa opportunità. È stato indimenticabile, anche se è un peccato che non siamo andati in Europa League perché era nelle nostre possibilità. Mi dispiace particolarmente perché tutto si è deciso nella sfida con il Bayer, in cui non ho potuto aiutare la squadra. Ora torneremo a marzo e farò di tutto per aiutare la squadra a giocare in Champions League anche l’anno prossimo.”
Perché non hai fatto bene in Italia?
“La Serie A è il campionato in cui è più difficile giocare. Prendi la stessa Inghilterra: nemmeno lì è facile a causa del gioco aggressivo, ma ti ci abitui rapidamente. In Italia ci si affida molto alla tattica e ci vuole tempo per capire cosa sta succedendo. Per coloro che sono lì per la prima volta, la Serie A sembrerà una nuova dimensione, in cui ogni squadra è incredibilmente esperta tatticamente. In Russia, tutto è diverso: ci sono dalle cinque alle sei buone squadre che possono competere tra loro. È un buon campionato ma, naturalmente, la Serie A e la Premier League sono di un altro livello”.
In Italia gli scandali scoppiano quasi ogni settimana a causa del razzismo. Ti è successo all’Inter o in Russia?
“So che alcuni giocatori qui sono stati vittime di razzismo in precedenza, ma per il momento personalmente non mi è capitato. Anche per quanto riguarda l’Italia non ho avuto problemi, ma ho visto cosa stava succedendo agli altri. È triste, perché l’Italia è un paese amato da molti. E’ un paese dove le persone vengono per i fine settimana o le vacanze per divertirsi. Il razzismo è un grosso problema e in Italia devono fare qualcosa. Per cominciare ammettere che il problema esiste perché ora pensano che tutto vada bene”.
In un’intervista a L’Equipe, Conte ha detto che dà consigli ai suoi giocatori su come fare sesso. Scherzava?
“Quando ero all’Inter non ho sentito niente del genere da lui. Ma penso che se ne parla in un’intervista, allora sarà vero”.
E aiutano?
“ Personalmente non penso che tali cose possano fare la differenza sul campo, ma se Conte e i suoi giocatori la pensano diversamente…”.
In estate il prestito terminerà e avrai una scelta: rimanere alla Lokomotiv o tornare all’Inter.
“Onestamente sceglierei Lokomotiv. Mi piace sia il club che la città e preferirei restare qui piuttosto che tornare all’Inter. Ma nel calcio non sai mai cosa succederà. Spero nel mio riscatto da parte della Lokomotiv”.
This post was last modified on 10 Dicembre 2019 - 13:09