Inter-Genoa, le pagelle: Lukaku formato deluxe, Esposito da record

L’Inter ha chiuso al meglio il proprio anno solare, battendo in casa 4-0 il Genoa di Thiago Motta. Merito di un Lukaku prorompente, autore di una doppietta, e di Esposito, che ha stabilito un nuovo record in casa nerazzurra

LE PAGELLE

Handanovic  6,5 – Primo tempo letteralmente da senza voto, solo qualche uscita “di routine”. Nella ripresa viene impegnato in due occasioni, in particolar modo sul destro deviato di Sanabria, ma si fa sempre trovare pronto. Con il risultato ancora non in cassaforte, due parate che hanno permesso all’Inter di mantenere la serenità per tutta la durata della partita.

Skriniar  7 – Il Genoa in attacco è poca cosa, ed è stato evidente. Skrinio comunque tiene sempre bene la posizione, è attento in marcatura e chiude bene anche in un’isolata incursione di Sanabria, simile a quella di Vlahovic a Firenze di domenica scorsa. Era importante per la difesa tornare a tenere la porta inviolata, contribuisce insieme agli altri due a far si che accada.

De Vrij  7 – Come per il compagno di reparto, viene favorito dalla poca concretezza dell’attacco rossoblù. Sempre ordinato in impostazione, gioca sempre la palla senza paura e mostra la consueta leadership senza mai abbassare la guardia. In questo periodo, rappresenta la vera certezza della difesa nerazzurra.

Bastoni 7 – Mostra una crescita continua sotto il profilo della gestione e della tranquillità. Nel primo tempo è sicuramente il migliore dei tre dietro; anticipa sempre l’avversario, regalando al pubblico anche diversi cambi di campo e qualche giocata nello stretto. L’impressione è che il classe ’99 sia sempre più a suo agio da terzo centrale di sinistra nella retroguardia nerazzurra.

Candreva 7,5 – È mancato e si è visto, eccome. Uno stantuffo sulla fascia destra, sempre presente in fase offensiva come in quella difensiva. Si permette dribbling, cross precisi, fa l’assist a Lukaku per l’1-0 e va vicino alla marcatura personale. Esce tra gli applausi di tutto lo stadio, a conferma dell’importanza che il giocatore ha nel meccanismo di Antonio Conte (75’ Lazaro 5,5 – Entra svogliato, o comunque così sembra. Da l’impressione di non avere la grinta giusta, magari anche “per colpa” del risultato, ma certamente non sarà felice Conte).

Vecino 6,5 – Legna, corsa e voglia. Vecino è principalmente questo, difficile chiedergli qualcosa in più dal punto di vista tecnico. Tiene bene la linea mediana con Gagliardini e Borja Valero, recupera tanti palloni sporcandone diversi altri quando il Genoa provava ad uscire. Anche lui si è meritato il riposo al termine di questo infinito tour de force, che ha visto impegnati praticamente sempre gli stessi uomini.

Borja Valero 6,5 – Non è Brozovic, chiaro. E non serviva questa partita senza il croato, per capirlo. Lo spagnolo però ha i piedi buoni, e li sa usare. Sfrutta la sua intelligenza tattica per arrivare dove magari non riesce fisicamente, assicurando fluidità nel gioco offensivo e sapienza quando c’era da tenere palla. Ha fatto il suo, ha risposto presente nel momento di massima emergenza. E questo non glielo può togliere nessuno.

Gagliardini 7,5 – Rientra in extremis, e riesce ad aggiungere corsa e grinta a un reparto in piena emergenza. Nel primo tempo garantisce pressione e inserimenti, riuscendo anche a togliersi la soddisfazione del gol grazie al lavoro di Lukaku. Nella ripresa si guadagna il rigore che chiude la partita, prima di lasciare il posto a Sensi (71’ – Sensi 6 – È tornato, e questa credo sia la notizia più dolce per tutti i tifosi dell’Inter. Gioca tanti palloni, si fa vedere e prova anche la conclusione. Speriamo di poterlo rivedere in pianta stabile nell’undici titolare).

Biraghi 6,5 – Meno appariscente rispetto a Candreva, anche bada più a tenere d’occhio Ghiglione. Quando si fa vedere è comunque sempre preciso, attento anche in fase difensiva senza commettere sbavature. Qualche buon cross, anche col piede debole, non sfruttato dai compagni, nel complesso una gara più che sufficiente (78’ Dimarco 6 – Entra per poco tempo, prova in tutti i modi a toccare quanti più palloni possibili avendo però rarissime occasioni di mettersi in mostra).

Esposito 7,5 – In fondo lo abbiamo sperato tutti. Quando l’arbitro ha indicato il dischetto del rigore, tutti abbiamo guardato Esposito chiedere a Lukaku di battere il rigore. Il belga glielo ha lasciato, facendo sì che la favola accadesse. Il classe 2002 tira una rasoiata alla destra di Radu, segna il suo primo gol in Serie A – il secondo più giovane della storia interista – e, al di là di tutto, si sbatte per tutta la partita. Insomma, una serata che il ragazzo non dimenticherà mai.

Lukaku 8 – Eccezionale. Nell’atteggiamento con i compagni, nel lavoro che fa per la squadra, in occasione del rigore con Esposito, con i gol. Fa una partita praticamente perfetta, pur al netto dei diversi limiti della difesa ospite. Segna di testa, segna di piede, fa l’assist a Gagliardini e, appunto, consente ad Esposito di realizzare il primo gol in carriera con la maglia dell’Inter. Sbaglia anche un gol, ma questo è Lukaku, e va comunque bene così.

Conte 7,5 – È finito l’anno solare e l’Inter è in testa alla classifica. Non solo, è in testa alla classifica al netto di una serie di infortuni e difficoltà di ogni sorta. Tira fuori il meglio da tutti i suoi ragazzi, schiantando un Genoa non irresistibile ma reso ancor più innocuo. La squadra segue il suo allenatore, adesso toccherà alla dirigenza mettere al proprio posto gli ultimi tasselli.

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