Se non erano bastati gli 11 goal in stagione a far ricredere i più scettici, dopo la partita di sabato Lukaku ha zittito tutti quanti. Non solo una prestazione eccellente due goal e un assist, ma anche un grande gesto che denota i veri campioni.
GLI ICARDIANI AMMUTOLITI MENTRE LUKAKU SEGNA E STUPISCE. NON SOLO GOAL MA ANCHE UOMO SQUADRA.
Sarebbe da ipocriti sostenere che Icardi non sia un grande attaccante, ma un grande campione non si nota solo dai goal siglati in una stagione, e forse sotto questo punto di vista l’argentino deve crescere ancora. Conte sapeva che non sarebbe stato facile trovare un degno sostituto dell’argentino, ma fin da subito senza alcuna esitazione ha fatto il nome di Lukaku.
Arrivato come il giocatore più pagato della storia nerazzurra, il peso sulle spalle dell’attaccante belga non era indifferente. Anche il CdS è sicuro che l’impatto di Lukaku sulla squadra nerazzurra non sia stato indifferente: “È il giocatore più pagato della storia del club nerazzurro e il suo ingaggio è largamente il più alto della rosa, ma sotto questo aspetto non c’è mai stato alcun condizionamento. Una bella differenza rispetto a quello che era accaduto nella seconda parte della scorsa stagione, quando il gruppo, di fatto, aveva “rigettato” Icardi“.
Se l’obiettivo iniziale era quello di trovare una macchina da goal, l’Inter prendendo il belga è riuscito ad andare ben oltre. I gesti vengono prima di tutto, soprattutto quando sulla barca tutti quanti devono remare al massimo per cercare di arrivare primi. Da buon uomo squadra questo il belga lo sa, e non elemosina le dimostrazioni d’affetto verso i suoi compagni: “La migliore dimostrazione dello spessore di Lukaku, però, è aver lasciato calciare il rigore contro il Genoa ad Esposito. Ha capito quanto ci teneva il gioiellino interista a celebrare la sua prima volta da titolare con il primo gol da professionista. E ovviamente il totem belga è stato anche il primo a correre per festeggiare Seba, che tante in precedenza era corso ad abbracciare il suo “fratellone”. E’ il mondo di Babbo Natale Lukaku: uomo squadra, prima che bomber“.