Ciao Piero Ausilio, buon Natale anche a te.
Quest’anno non sappiamo bene che chiederti, visto che ormai da settimane circolano voci del tuo addio imminente: a quanto pare verrai sostituito dal ds del Parma Faggiano.
Che sia possibile? Un’Inter priva del suo dirigente, che dal 2005 ad oggi è sempre stato lì al suo posto tra luci ed ombre. Alla voce ombre potremmo mettere i nomi (e cognomi) di quei acquisti un po’ troppo onerosi in tempo di carestia finanziaria, che a lungo ci hanno fatto penare.
Però è anche vero che buona parte dell’ossatura di questa Inter contiana che così tanto ci piace è frutto delle intuizioni del buon Piero, basti pensare che Skriniar, De vrij e Lautaro ad esempio sono tutte operazioni fatte dal nostro caro dirigente. Un po’ croce e un po’ delizia in sede di mercato.
Poi, Piero, ti preghiamo di limitare le dichiarazioni che spesso si sono rivelate controproducenti, ad esempio il “Questa squadra è difficilmente migliorabile con questa rosa” pronunciato poco prima della gara col Sassuolo persa per 1-0 per via di un gol di Falcinelli, tra l’altro ora scomparso dai radar; il lavoro sotto traccia sicuramente ti riesce meglio: l’hai dimostrato in questo periodo marottiano.
Ok, basta pensare ai brutti ricordi del passato e pensiamo al futuro, visto che il mercato di gennaio è alle porte e all’Inter c’è bisogno spasmodico di completare la rosa. Che sia Kulusevski, De Paul o Vidal, un centrocampista ad Antonio Conte va regalato. Idem un esterno sinistro, che sia Marcos Alonso o Darmian. Quanto fatto finora, 42 punti in 17 giornate, va premiato, assolutamente premiato, possibilmente chiudendo operazioni vantaggiose e non troppo onerose: capita che qualcuno si riveli il cosiddetto bidone, il che porta ad un’unica conseguenza. Quale? Beh, noi tifosi dobbiamo piangere per anni quell’acquisto.
Sarcasmo a parte, Buon Natale Piero, a te e famiglia.
This post was last modified on 25 Dicembre 2019 - 08:57