Natale, 25 dicembre. Festeggiamenti, le famiglie si riuniscono. Gioia, amore, felicità colorano le tavolate imbandite del giorno più atteso dell’anno. Ma ci avviciniamo sempre di più alla chiusura dell’anno 2019. Ed è tempo anche di bilanci quindi. O meglio, in casa Inter, è il tempo delle pagelle dell’attacco nerazzurro. Vediamo quindi i voti.
ICARDI BOCCIATO, LU-LA PROMOSSA A PIENI VOTI, ESPOSITO STELLA EMERGENTE
Ecco quindi i voti che la redazione di SpazioInter ha deciso di assegnare all’operato di tutti gli attaccanti che hanno dato anche un minimo contributo alla causa.
ICARDI – voto 2 – Bocciatura totale per l’idolo dei tifosi interisti, che con l’avvento del 2019 ha rovinato del tutto il suo rapporto con società, tifosi e compagni di squadra. Una vicenda fatta di tante tappe, tante voci, poche parole dell’argentino, troppe della moglie, esclusioni da allenamenti e partite, finti infortuni e a febbraio il comunicato che il nuovo capitano dell’Inter sarebbe stato Samir Handanovic. Insomma, nel 2019 numeri da brividi negativi. Numeri che gli sono valsi il 2 in pagella e che fanno capire che non sempre un uomo di successo è un uomo di valore.
PERISIC – voto 4 – Altra bocciatura in casa Inter, per il croato che invece non ha mai avuto un rapporto così idilliaco con tifoseria e qualche compagno. Il fatto è che Perisic ha sofferto il mancato trasferimento in Premier League e questo fattore ha influito tanto sul rendimento del calciatore, che di fatto ha aiutato bene poco la causa nerazzurra.
POLITANO – voto 5.5 – Matteo non è certo il titolare che fa la differenza, ma nemmeno la riserva inutile. È quel giocatore che se entra bene in partita, può farti la differenza con la sua freschezza. Alcune volte ci è riuscito, altre è addirittura partito titolare con Spalletti che lo preferiva agli altri. Per l’investimento fatto, comunque, ci si aspetta di più dal motorino italiano.
KEITA – voto 6 – Il colpo last minute del mercato estivo 2018 è stato proprio Keita. L’infortunio ad inizio gennaio l’ha fatto restare ai box per molte partite, privandolo della possibilità di esprimersi come lui sa fare. 8 presenze tra Serie A ed Europa League e un solo goal, fondamentale però contro l’Empoli che ha aiutato l’Inter a qualificarsi in Champions.
LAUTARO – voto 8 –El Toro, il nuovo attaccante dell’Inter. Nuovo, perché con Conte ricopre un ruolo che finalmente gli si addice e che lo ha fatto trasformare. Con Spalletti invece Lautaro era ancora un diamante grezzo, doveva mostrare tutta la sua forza e il suo cinismo. I numeri infatti lo dimostrano: 15 presenze, 3 goal e un assist. Da quando è arrivato Conte però “el Toro” è al centro del progetto e dà tutto sé stesso in campo. È un mastino e insieme a Lukaku stanno facendo sognare i tifosi nerazzurri.
LUKAKU – voto 7.5 – Arrivato col peso sulla schiena di dover rimpiazzare Icardi e tutti i goal segnati dall’argentino, Big Rom ha risposto a modo suo a tutte le critiche che gli sono piombate addosso. Dagli insulti razzisti, ai titoli giornalistici provocatori, fino ai fischi dei sui stessi tifosi a volte: Lukaku ha dimostrato di essere uomo squadra, uno che non farà 35 goal a stagione, ma che in compenso gioca tanto per gli altri. E il rigore lasciato ad Esposito, contro il Genoa, ha dimostrato a tutti che giocatore è veramente. Finora per lui 14 goal, per zittire le critiche.
SANCHEZ – voto 6 – El niño maravilla è arrivato all’Inter per aggiungere fantasia al reparto offensivo della squadra nerazzurra. Ovviamente il punto di domanda fondamentale sono gli infortuni, che hanno più volte messo in discussione la carriera di un potenziale fenomeno. Anche a causa di un infortunio con la nazionale, Sanchez ora è fuori ai box. Fino ad adesso 4 partite e un goal in tutte le competizioni.
ESPOSITO – voto 6 – Conte nel pieno dell’emergenza si è affidato a lui. Per lui la vera e propria partita è stata quella di sabato scorso col Genoa, contro la quale ha giocato per ben 90 minuti e segnato il suo primo goal tra i professionisti. Prima solo spezzoni di partita, tra cui anche l’esordio in Champions League contro il Borussia, in casa. Tra l’altro all’esordio con una sgroppata il talento di casa Inter aveva fatto ammattire Hummels e si era procurato pure un rigore. Insomma sufficienza piena.