L’anno sta finendo, e porterà via con sé un insieme di ricordi – legati ai colori nerazzurri – fortunatamente più chiari che scuri. Visto nel suo insieme, però, il 2019 dell’Inter ha vissuto alcuni bassissimi momenti a livello di risultato, e in particolare nelle seguenti tre gare.
Inter – Lazio 1-1 (4-5 dcr): Fine gennaio, una delle prime partite dell’anno considerando la sosta affrontata dalla Serie A per tutto il mese. L’Inter si gioca l’accesso alle semifinali di Coppa Italia contro la Lazio a San Siro. Fallirà malamente anche questo obiettivo. La partita in sé è brutta, senza sussulti e soprattutto mal interpretata dai nerazzurri. I 90′ regolamentari si chiudono sullo 0-0, al netto di due gol clamorosi divorati da Candreva e da Lautaro nel finale. Ai supplementari, poi, la gioia prima della grande delusione. Immobile sblocca il match al 3′ del secondo supplementare, ma Icardi riacciuffa per i capelli il pareggio a recupero inoltrato su calcio di rigore, mandando le due squadre a doversela giocare proprio dal dischetto. Dagli undici metri sbagliano Lautaro e Nainggolan – per la Lazio, invece, Durmisi – e l’Inter è fuori dalla Coppa Italia; un addio prematuro a una competizione che doveva essere una priorità per i nerazzurri, che invece salutarono l’ultima possibilità per alzare un trofeo nella scorsa stagione.
Inter – Eintracht Francoforte 0-1: Stesso risultato, epilogo peggiore. La seconda peggior gara dell’anno dei nerazzurri, considerando importanza della stessa e uomini a disposizione, è quello del ritorno degli ottavi di Europa League contro i tedeschi. Dopo lo 0-0 in Germania, caratterizzato anche da un rigore sbagliato da Brozovic, l’Inter scende in campo a San Siro con una squadra quasi del tutto rimaneggiata: Lautaro out per squalifica, Icardi “infortunato” e Nainggolan escluso. Spalletti schiera in attacco Perisic, Candreva, Politano e un Keita Balde non al meglio. È Luka Jovic a segnare il gol qualificazione dopo soli cinque minuti, sull’unico errore difensivo di De Vrij da quando è all’Inter. Quello che però ha lasciato i ricordi peggiori sono i volti dei giocatori nerazzurri. Mai realmente vogliosi di provare a riprendere in mano la gara e mai pericolosi dalle parti della porta dei tedeschi. Unica nota positiva della serata? L’esordio di Sebastiano Esposito, ai tempi ancor più “bambino” di quanto non sia adesso.
Napoli – Inter 4-1: Penultima gara della stagione, al San Paolo di Napoli l’Inter avrebbe potuto strappare la qualificazione in Champions con un turno d’anticipo, senza dover aspettare la gara casalinga con l’Empoli. Tutto chiaro, sulla carta, perché poi in campo i nerazzurri vengono letteralmente demoliti da Insigne e compagni. L’Inter vista a Napoli rappresenta una delle immagini più brutte dello scorso campionato. Un insieme di giocatori in divisa che sembravano essersi ritrovati in quel contesto quasi per caso. La formazione di Ancelotti si è praticamente allenata, non è mai stata messa in difficoltà in nessun modo e alla fine si è – giustamente – presa gioco dei rivali inermi con quattro gol e un gioco spumeggiante e spettacolare. La stagione, fortunatamente, si chiuderà nel migliore dei modi, ma la versione “napoletana” dell’Inter non è mai andata giù alla stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri.
This post was last modified on 26 Dicembre 2019 - 12:07