L’anno sta quasi volgendo al termine. Ecco i tre momenti da ricordare nel 2019 dell’Inter.
LA FURIA DEL TORO NEL DERBY
È il 17 marzo. Inter e Milan si sfidano nel derby di ritorno. Per i nerazzurri il periodo non è dei migliori: l’Europa League è sfumata, a causa della sconfitta contro l’Eintracht, e continuano le tensioni nello spogliatoio con Icardi.
Spalletti decide di affidarsi a Martinez. Per il Toro è un periodo particolare, visti i mesi precedenti passati all’ombra del connazionale, i pochi minuti giocati e il padre che spinge sui social per vederlo di più in campo. Nonostante questo, il ragazzo ripaga la fiducia dell’allenatore e scende in campo con quella grinta che lo contraddistingue e che ha spinto la dirigenza interista a portarlo a Milano. Lautaro lotta su ogni pallone, salta più in alto di tutti per servire l’assist dell’1-0 a Vecino e si incarica del calcio di rigore del 3-1.
Quel giorno, l’Inter ha visto il vero valore del suo numero 10.
ARRIVA CONTE
La notizia che ha dato il via alla rinascita interista, nella stagione 2019/2020. Antonio Conte, dopo varie voci che lo avrebbero dato come nuovo allenatore della Roma, annuncia il suo approdo all’Inter. L’ex allenatore di Juventus e Chelsea sarebbe diventato il nuovo tecnico nerazzurro.
Una grande svolta per l’Inter, che torna al centro delle trattative più calde del mercato, come quella che ha portato a Milano Lukaku. Il belga stesso ha più volte confermato di essere affascinato dall’idea di giocare sotto la guida dell’allenatore salentino.
IL NINJA, LA SARACINESCA E DD33: LA QUALIFICAZIONE ALLA CHAMPIONS LEAGUE
Anche al termine della stagione scorsa, l’Inter si è giocata l’accesso alla Champions League nell’ultima giornata di campionato. Dopo la batosta subita contro il Napoli, la squadra di Spalletti deve rialzarsi e centrare la vittoria, unico risultato accettabile quel giorno. Di fronte c’è l’Empoli, a cui basta anche il pareggio per salvarsi e restare in Serie A.
La partita è ricca di emozioni, anche perché i toscani lottano fino all’ultimo per la salvezza. Dopo il pareggio subito, i nerazzurri si rialzano e pareggiano con Nainggolan, che segna il 2-1. Gli ultimi minuti sono da capogiro e l’Empoli assalta l’area di rigore dell’Inter a caccia del pareggio. Quando Caputo crossa rasoterra verso il secondo palo e l’intera difesa sta a guardare, tutto sembra perduto. Ma come un fulmine arriva D’Ambrosio, che devia il cross sulla traversa e salva il vantaggio. La partita sembra infinita e, al termine di un’azione ben orchestrata, Uçan arriva a tu per tu con Handanovic. L’estremo difensore interista non si fa spaventare ed esce sull’avversario con tutta la sua fisicità, chiudendogli lo specchio della porta, e compiendo un miracolo sul tiro del numero 48.
La partita termina sul 2-1. L’Empoli retrocede in Serie B e l’Inter si qualifica, per il secondo anno consecutivo, alla Champions League.