Se c’è una cosa che possiamo affermare con certezza è che il futuro nerazzurro è in buone mani. Non è facile a vent’anni cercare di dimostrare quanto talento ci sia dietro ad un ragazzo come Alessandro Bastoni, ma lui ha confermato in pieno la fiducia promessa.
Futuro in buone mani
Che si parli di Inter o di Nazionale sicuramente il futuro si presenta molto più luminoso. Bastoni, l’innominato potremmo chiamarlo. Sì, perché Alessandro a differenza di Nicolò Barella così come Stefano Sensi non si presentava come colui che avrebbe cambiato le sorti della squadra, fino a queste ultime due giornate di campionato. Conte ha scelto lui per ben due volte, e per ben due volte Bastoni non ha deluso, anzi ha meravigliato. È sempre difficile quando si tratta di giovani, vedi il caso Zaniolo, il quale ahimè ieri sera reduce dalla rottura del crociato e che sicuramente farà sentire la sua mancanza, noi gli auguriamo il meglio, perché il mondo del calcio ha bisogno di questi ragazzi. Si è già parlato tanto di Esposito il quale per carattere e per talento ha già fatto vedere di che pasta è fatto. Bastoni invece no non l’aveva fatto. Alessandro silenziosamente ha lavorato e finalmente, sempre con discretezza, ora ha dato prova di valere un posto da titolare tra i prescelti di Conte.
Conte vuole il 100%, Bastoni ha dato di più
Va sottolineato come nella gara di sabato contro l’Atalanta, la squadra più fisica e più in forma del nostro campionato, Alessandro è spiccato in mezzo a tutti. La gara giusta al momento giusto? Tanto basti guardare il gesto tecnico che ha fermato il Papu! Intervento pulito sul pallone dell’avversario, ripartenza, finta di corpo, prendendosi un fallo molto utile. Cose che ragazzi come lui, a vent’anni, ancora devono imparare, soprattutto contro un avversaria così tatticamente compatta. Alessandro invece si è buttato e ha fatto bene. Senza tanti indugi ha fatto il suo dovere e l’ha fatto magnificamente. Causare un rigore infondo non ha macchiato una prestazione magistrale, anche grazie ad un ottimo capitano che ha messo una pezza ad un errore di inesperienza.
E adesso? Conte chi scegli?
Si parla di predestinati, non sappiamo ancora Bastoni chi sia, ma potremmo definirlo con certezza un lavoratore. Bella sorpresa per Conte, che sembra quasi sapere già chi può dargli 100% e chi può dargli 110%. Il mister non è un veggente, è semplicemente un motivatore ed un motivatore a volte può tirare fuori cose incredibili anche da chi non ce lo si aspetterebbe. Da Esposito ci si aspetta tantissimo così come da Barella. Bastoni insieme a Sensi sono stati frutto di una chiamata di responsabilità. Entrambi hanno già fatto di più di quello che noi potessimo pensare, ma non per Conte, il primo a credere in loro.