Una delle note più positive della partita con il Cagliari è stata l’ottimo esordio con la maglia dell’Inter per Ashley Young.
Sull’arrivo dell’esterno classe 1985 si era discusso molto… Sarà all’altezza? È davvero il profilo che serve all’Inter? Non è un po’ troppo in là con gli anni? A farsi venire questi dubbi basta davvero poco, ma in altrettanto poco tempo (90 minuti, per l’esattezza) l’ex Manchester ha fatto cambiare idea agli scettici.
UN ASSIST COME BIGLIETTO DA VISITA
Sul maxischermo di San Siro si legge: minuto 29, Inter Cagliari 0-0. Ashley Young temporeggia sull’out di destra finché non vede il movimento di Lautaro Martinez e fa partire un pallone che sembra telecomandato. L’argentino incorna e trafigge Cragno. Ecco l’istante preciso in cui l’inglese ha deciso di prendersi la scena. Sul tabellino non c’è il suo nome, ma ai tifosi dell’Inter quell’assist non è sfuggito. Young se ne va più volte sulla fascia, i tifosi lo applaudono e la Nord canta per lui. Da segnalare c’è anche una diagonale decisiva per salvare il risultato nel primo tempo, per un primo tempo praticamente perfetto.
Nella ripresa riesce quasi a procurarsi un penalty per essere stato fermato in maniera discutibile dopo aver penetrando in area avversaria. Esente da colpe sul gol del pareggio firmato Nainggolan.
Il risultato finale non permette di sorridere, ma il debuttante ha fatto la sua sporca figura.
ESPERIENZA E DUTTILITÀ
Non sottolineiamo solamente la buona prestazione del numero 15, ma anche la sua duttilità: torna a giocare come quinto di centrocampo, come aveva fatto con Southgate nel mondiale russo, ma questa volta parte a destra. Young sarà un jolly per Antonio Conte, schierabile tanto su una fascia quanto sull’altra. Come già era successo allo United, il 34enne è pronto a dare il proprio contributo alla squadra indifferentemente dalla sua posizione e prendendo il posto dello squalificato Candreva lo ha ribadito. Buone nuove a Milano.