Alexis Sanchez. Un nome che fino a qualche anno fa faceva brillare gli occhi di tutti i top club del mondo.
Vecchi blasoni
Correva la stagione 2011 e Alexis stava dominando i campi di Serie A con la maglia dell’Udinese. Collezionava numeri da fuoriclasse assoluto. Le sue prestazioni convinsero il Barcellona a sborsare 26 milioni di euro più 11 di bonus per il suo cartellino.
L’Inter, fresca di Triplete, preferì non puntare sul cileno, pur essendo fortemente interessata. Il destino può fare scherzi brutti, ma anche belli. E così Alexis, 8 anni più tardi, nell’estate del 2019, diventa un nuovo calciatore nerazzurro.
El Nino è in tuttora in prestito secco dal Manchester United, che detiene il cartellino. Arrivato probabilmente per essere il titolare da affiancare a Lukaku, si è invece ritrovato davanti un altro fenomeno del calcio moderno: Lautaro Martinez.
Il cileno siede in panchina, ma ogni qual volta viene schierato in campo da Antonio Conte, non perde occasione per mostrare tutta la sua classe. Lo dimostra la doppietta alla prima da titolare contro la Sampdoria, a Marassi. Quella partita però fu sia dolce che amara per Alexis, che venne espulso per doppia ammonizione.
Sanchez non rivide più il campo per qualche mese, complice il bruttissimo infortunio subito a ottobre, che lo costrinse a rimanere ai box fino a gennaio dell’anno dopo.
Derby occasione di riscatto
Siamo alla ventitreesima giornata, e l’Inter si accinge ad affrontare il Milan nel Derby della Madonnina. Lautaro Martinez è stato squalificato a causa delle sue furiose e plateali proteste nei confronti dell’arbitro in occasione di Inter-Cagliari.
Stavolta una squalifica può giovare, anziché nuocere, ad Alexis. Il Derby è un’ottima occasione per riprendersi la scena, dopo aver comunque mostrato quanto decisivo sia il suo impatto nella gara contro l’Udinese, vinta per 2-0 dai nerazzurri grazie anche ad un rigore procurato proprio dal cileno.
Sanchez è anche in buone mani, perché un allenatore come Antonio Conte sa come trattare un campione in difficoltà come lui.
Chance di riscatto, dunque, per convincere la dirigenza interista a trattenere il suo cartellino. Come risponderà Alexis? Al cileno l’ardua sentenza.