Dopo la decisione della Lega A di rinviare le 5 gare a porte chiuse, Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport,
Riguardo alle tempistiche della decisione e sui problemi nell’incastrare gli impegni di campionato, l’ad ha dichiarato: “Come cittadino siamo in una situazione difficile e bisogna avere rispetto della salute pubblica. Come dirigente ci si dovrà confrontare per pianificare il campionato. La decisione della Lega è stata repentina. Sono preoccupato, mi chiedo come riusciremo a gestire partite come Inter-Sassuolo, Atalanta-Lazio e Bologna-Juve con squadre impegnate in Europa“.
“Come Inter – continua – abbiamo chiesto un incontro con la Lega. servirà un’assemblea straordinaria per salvaguardare l’equilibrio e la competitività del nostro campionato“
L’ad si è poi detto “preoccupato per la gestione della prossima giornata di campionato” sottolineando la necessità di un criterio di scelta univoco per tute le gare.
Sul fatto che giovedì si è giocato a porte chiuse e domenica no: “E’ stata un’esperienza surreale, siamo stati tutti penalizzati ma sopratutto i tifosi. Siamo in emergenza e dobbiamo portare avanti il campionato. Per la Lega utilizzare gare a porte chiuse era una soluzione necessaria e non ne vedo altre possibili. Non voglio fare polemica, prendo atto della decisione della lega ma si potevano usare tempistiche diverse. Tutto poteva essere gestito meglio e nel rispetto della tutela della salute“.
“Calcio complesso in termini di impegni, i calciatori sono stressati a livello professionale. Andrebbe rivista la composizione della Serie A a 20 squadre, Sono favorevole a 18. Questa situazione ci deve far riflettere sul calendario della prossima stagione, servono spazi infrasettimanali per i recuperi. Ma è un’autocritica, visto che anche io faccio parte della Lega”.