Gravina ospite a SkySport24: “Ripartiamo a maggio e salviamo il calcio”

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato ospite negli studi di Sky per prendere parte alla trasmissione #CasaSkySport. A lui è spettata la responsabilità di dare delle risposte in un momento difficilissimo per l’Italia e il calcio.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE

Il mondo del calcio è apparso molto frammentato in questo periodo…
È sempre successo. Al contrario, è da tempo che non avveniva che il calcio ritrovasse unità di intenti nel riconoscere la centralità della FIGC. Lasciamoci alle spalle le polemiche e stiamo vicini a chi lavora in prima linea. Qui il calcio conta poco in questo caso, anche se siamo il terzo settore del Paese“.

Quando si ricomincerà a giocare?
Per il momento dobbiamo attenerci alle disposizioni dell’OMS. La FIFA ci ha fatto sapere che i prestiti saranno prolungati oltre il 30 giugno. Rimaniamo in attesa delle comunicazioni UEFA e FIFA che potrebbero salvare il campionato. Noi vorremmo ripartire il 31 maggio e porre come deadline il 30 luglio, ma il piano prioritario resta il valore della competizione sportiva. Per gli allenamenti invece ci affidiamo agli esperti: rientreremo quando sarà sicuro“.

Se non si potrà giocare?
Sarebbe un incubo. Faremo una serie di riflessioni, ma rimaniamo ottimisti. Per la questione Scudetto ne parleremo in Consiglio Federale in base all’articolo 13 del nostro statuto, ma il calcio italiano non vive solo per l’assegnazione del titolo: dobbiamo assegnare i posti per le Coppe, determinare le promozioni e le retrocessioni. Inoltre, non ho esclusività sulle decisioni e siamo legati agli altri campionati. Ieri ho sentito Rubiales, siamo in attesa di ulteriori indicazioni“.

Serie A come apertura e clausura in Argentina, è possibile?
Penso proprio di no, comprometteremmo questa e la prossima stagione. A giugno 2021 ci sarà l’Europeo, non dimentichiamolo“.

Il calcio non chiederà al governo dei soldi, quali sono le vostre linee guida?
Non chiediamo soldi, ma la rivisitazione di alcune norme che fanno da tappo e che generano processi deleteri. Non solo per il calcio, ma per tutto lo sport: la legge fondamentale dello sport è di 40 anni fa. C’è bisogno di un ammodernamento, al calcio deve essere riconosciuta quella dignità che è già riconosciuta agli altri settori“.

La legge sugli stadi e le pubblicità sul betting sono idee alle quali state lavorando?
Sì, ma ce ne sono altri come il diritto d’autore e l’istituzione di un fondo salva calcio. La FIFA si è offerta di parteciparvi e anche i giocatori, che ha dimostrato grande sensibilità“.

Le potenziali perdite economiche potrebbero sfiorare il miliardo di euro. Saranno divise in parti uguali?
Queste sono cifre elevate, illogiche. Fatto sta che il mondo del calcio vive un’emergenza nell’emergenza dell’economia di tutti i Paesi. Dobbiamo trovare il modo di uscire tutti insieme, con un gesto di grande umanità“.

Serie A 2020-2021 a 22 squadre?
Se ne sentono tante in questi giorni. Seguiremo le norme. Non è facile cambiare il format. Una Serie A a 22 squadre apparirebbe schizofrenica ed è un’ipotesi poco percorribile visto che si parla addirittura di portarla a 18“.

Ha paura di quello che potrebbe succedere in Serie C?
In realtà mi preoccupo molto per tutto il calcio, anche di quello dilettantistico“.

Come cambiano i programmi della Nazionale?
Col c.t. abbiamo condiviso l’idea del rinvio di EURO2020. Ho pensato ai mille volontari, al CONI, al Comune di Roma, i soggetti impegnati nell’organizzazione per mettere l’Italia in grande spolvero… Mi è dispiaciuto moltissimo. Nonostante tutto Mancini l’ho sentito sereno e sono con lui: vinceremo nel 2021“.

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