La vera rivelazione del pacchetto difensivo nerazzurro, Alessandro Bastoni, ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato anche del suo futuro in nerazzurro.
Bastoni: “Vorrei scendere in campo prima possibile ma la priorità è la salute di tutti”
Il difensore, ai microfoni della rosea, ha raccontato i retroscena del suo arrivo a Milano: “Sa come è andato il mio trasferimento all’Inter? Tinti, il mio procuratore, mi convoca all’autogrill a Parma. Scendo dall’auto, inizia a parlare e quando capisco che mi vuole l’Inter non lo faccio finire e dico di andare. Dei 31 milioni ho saputo dopo”.
Lo stesso Bastoni, ha poi parlato del suo momento e delle paure di inizio stagione: “Conte mi chiamò prima di arrivare in ritiro e mi tenne al telefono 15 minuti. Mi disse che se ero all’Inter c’era un motivo e presto l’avrei scoperto. Ero spaventato, avevo paura di non essere all’altezza del grande salto. Poi ho capito che non importava il cognome. E che i compagni erano tutti come me, con le mie stesse forze e le mie stesse debolezze”.
Adesso, l’obiettivo è quello di tornare in campo: “Vorrei scendere in campo prima possibile ma la priorità è la salute di tutti. Se si torna a giocare siamo ancora in corsa su diversi fronti per vincere già quest’anno“.
Battutta finale per Bastoni, sul futuro: “Tra 10 anni? Mi vedo all’Inter con qualche trofeo in bacheca e magari capitano”.