L’ex attaccante nerazzurro è tornato a parlare della sua esperienza con i colori nerazzurri.
“El Pincipe diventa re nella notte di Madrid“. E’ la celebre frase di Massimo Marianella che risale alla telecronaca nella notte del 22 maggio. Fu forse l’espressione migliore per descrivere meglio l’avventura di Diego Milito coi colori nerazzurri, un salto di qualità fatto grazie a un allenatore come Mourinho e a una rosa di giocatori fenomenale. Dieci anni fa l’Inter saliva sul tetto d’Europa grazie alla doppietta del Principe, decisivo anche per la vittoria del campionato e della Coppa Italia. L’ex attaccante di Genoa e Inter ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, dove è tornato a parlare della splendida impresa del triplete, toccando vari punti chiave.
IL RAPPORTO CON MOURINHO E LA NOTTE DI MADRID – “Sarò sempre grato a lui. Non era un solo allenatore che comunicava, lui sapeva i nostri momenti e quelli della squadra. Mi ha lasciato un segno, ho imparato tanto da lui. Prima della finale ci ha trasmesso tranquillità in quei momenti. Lui era molto importante per noi, era il nostro leader. Era una finale dopo tanti anni, significava tanto per il club e i tifosi. . Ci ha detto di giocare da squadra e di giocare come avevamo sempre fatto“.
IL SOGNO DELLA CHAMPIONS E LA DOPPIETTA IN FINALE – “Era una partita speciale, sapevamo che era un’opportunità unica. Siamo stati consapevoli di poterla vincere, siamo arrivati con grande fiducia dopo aver vinto Coppa Italia e Scudetto. Per noi era un grande desiderio alzare questa coppa e così mi sono svegliato quel giorno. Sono stato fortunato a fare doppietta in finale, ma era un gruppo straordinario di grandi campioni. Sono arrivato al momento giusto all’Inter, c’era già una grande rosa e un grande gruppo. Ho sempre sognato di giocare la Champions League, è stato un sogno di giocare una finale e segnare due gol“.
GLI ATTACCANTI DELLA SERIE E IL MESSAGGIO PER L’ITALIA – “Ci sono tanti giocatori che mi piacciono in Serie A. Da Lautaro a Lukaku, fino ad Immobile. Ognuno ha la sua qualità, non è bello paragonarli. Sono un italiano in più, ho tanti amici lì. Sono vicino a tutto il popolo, sono sicuro che riusciremo ad andare avanti. Vi abbraccio forte”.
This post was last modified on 31 Marzo 2020 - 20:30