Borja Valero, centrocampista dell’Inter, è tornato a parlare dell’attuale momento difficile che l’intero mondo sta vivendo. Lo spagnolo ha anche risposto a delle domande concernenti il suo futuro.
Di seguito, l’intervista di Borja Valero ai microfoni di AS:
MOMENTO DIFFICILE – “Per fortuna ho tutta la famiglia con me a casa e questo mi aiuta sempre. Se fossi da solo in questo momento sarebbe più complicato, così va bene“.
ALLENAMENTI A CASA – “Stiamo seguendo un piano di base che l’Inter ci ha inviato a casa nostra. Ci hanno inviato una bicicletta e altre attrezzature da palestra per rafforzare il corpo a casa, oltre al tapis roulant“.
POSSIBILE DECLINO DELLA FORMA FISICA – “Sicuramente lo noteremo tutti quando usciremo in un campo da calcio per correre. Sarà simile a quando si torna dalle vacanze. Nel frattempo, proveremo a perdere il minor ritmo possibile.”
SAREBBE MEGLIO FINIRE LA STAGIONE O ABBANDONARLA? “Spero che verrà finita. Ciò significherebbe che i problemi più importanti, che sono quelli della salute, saranno risolti.”
RIGUARDO AL CONTRATTO – “Non si sa cosa accadrà. Quando verrà presa una decisione amministrativa, parlerò al club dei dettagli che mi riguardano.”
SUL FUTURO – “Con la scadenza del 30 giugno, si può negoziare con altri club dal 1 ° gennaio, ma queste circostanze hanno sconvolto un po’ tutto. Voglio davvero continuare a giocare, almeno uno o due anni. Quando ho giocato in questa stagione mi sono trovato molto bene e ho mostrato un ottimo livello. La situazione causa incertezza, ma voglio continuare.”
HAI PENSATO DI SMETTERE? – “Sono molto chiaro sul fatto che non voglio smettere. La parte che crea più dubbi a questa età è la fisica e mi sono trovato benissimo in questa stagione. Sono stato uno dei migliori nella mia squadra in termini di dati fisici quando ho giocato e questo è stato fondamentale per rendermi conto che voglio ancora, che mi diverto e che vorrei continuare a divertirmi per un anno o due, a seconda di come starò.”
LA LEGA HA FERMATO IL CALCIO IN RITARDO? – “Ha agito in ritardo. Un giocatore ha dovuto prenderlo per fermare tutto. Ciò avrebbe dovuto essere evitato fermandosi prima.”
SITUAZIONE ITALIANA – “Sfortunatamente, in Italia tutto è andato con una settimana o due in anticipo ed è triste perché ti colpisce due volte. La situazione avrebbe potuto essere evitata agendo un po’ prima? Ho pensato di sì ma non lo sai mai.”
COME VEDI L’INTER? – “C’è un grande desiderio di riportare l’Inter in vetta. Sia i fan che il presidente e l’allenatore sono molto entusiasti del progetto. Si nota guardando il tipo di giocatore che si sta cercando ora nel club. Stanno investendo molto e questo fa salire di livello.”
RAPPORTO CON CONTE – “Ha un grande carattere competitivo e fa un bestiale lavoro quotidiano, volendo sempre superare se stesso. È molto esigente con se stesso e con tutti gli altri, non solo con i giocatori. Tale requisito fa anche la differenza nel settore.”
RAPPORTO CON LAUTARO – “Ho un’ottima relazione con lui. Sono stato in Italia per otto anni e per me la lingua non è più un problema, ma Lautaro proveniva dall’Argentina molto giovane parlando solo spagnolo, quindi fin dall’inizio sono sempre stato vicino ad aiutarlo in ogni modo possibile. Ha molto futuro davanti.”
L’ARRIVO IN ITALIA – “All’inizio ho pensato che sarebbe stato più complicato. Quando sono arrivato, il numero di spagnoli che erano riusciti in Italia era molto piccolo. C’era una teoria secondo cui il calciatore spagnolo fa fatica a giocare il catenaccio, ma sono stato fortunato ad arrivare alla Fiorentina, dove all’allenatore piaceva giocare a calcio, con giocatori di qualità e che ha velocizzato il periodo di adattamento.”
COME VEDE IL REAL ADESSO? – “La richiesta a Madrid è sempre massima. Aspirano a tutto e il livello dei club è molto alto e non è facile vincere. Non è iniziata bene la stagione, ma nei momenti chiave la squadra è stata all’altezza del compito, come nella Supercoppa. Aspirano a vincere La Liga.”
A MADRID MANCAVA QUALCUNO CHE CREDEVA IN LEI? – “A Madrid non c’è pazienza, ma è logico. La prima squadra richiede giocatori esperti che hanno avuto successo nel calcio mondiale e con una squadra giovanile devi essere paziente e credere in lui, e non è facile. Alcuni riescono e altri fanno una strada diversa: escono e poi tornano o escono e hanno successo altrove. Ciò che è chiaro è che la scuola di Madrid è una delle migliori, con tutti i grandi giocatori che ne sono usciti negli ultimi anni.”
PILLOLE DELLA SUA CARRIERA – “Ricordo tutti i passaggi della mia carriera molto felici. Ci sono stati momenti in cui le cose non sono andate bene, ma devi sempre prendere gli aspetti positivi. A West Bromwich e Villarreal ho imparato molto e sono diventato un giocatore migliore.”
POCO IMPIEGO IN NAZIONALE – “Tutti vorremmo giocare il più possibile nella Nazionale, ma sono molto orgoglioso di essere stato in grado di debuttare nel miglior momento della storia della Nazionale, dopo aver vinto la Coppa del Mondo. È stato un orgoglio godermi quella generazione unica.”
This post was last modified on 6 Aprile 2020 - 14:39