Tra le ipotesi per assegnare lo scudetto in Serie A, per quanto assai remota, c’è anche quella dei playoff. Una soluzione che è sempre piaciuta al presidente della FIGC Gabriele Gravina, che comunque non vorrebbe adottarla prima di aver valutato la miriade di alternative a disposizione. Per decidere le sorti della Serie A ci sarebbero sul tavolo almeno 4 scenari, attualmente allo stato assolutamente embrionale. Ci sono alcune premesse che non si possono ignorare, in tutto ciò. In caso di ritorno alla normalità entro giugno la priorità sarà quella di recuperare le partite di campionato regolarmente. Altrimenti si potrebbe pensare ai playoff e ai playout per scudetto e retrocessioni. Anche il presidente della Lega pro Francesco Ghirelli si è detto d’accordo al riguardo dopo il consiglio straordinario della FIGC che ha dettato lo stop ai campionati. In caso di prolungamento della pausa al campionato, le alternative sarebbero quelle della non assegnazione o dell’assegnazione del titolo in base alla classifica dell’ultima giornata. Gli Europei sono stati già rimandati al 2021, ma bisogna archiviare quanto prima questa stagione per evitare che possa cozzare con l’inizio della prossima, che si trascinerebbe fino agli Europei rischiando di produrre una nuova minaccia per gli stessi.
La prima delle 4 soluzioni vorrebbe far scivolare le giornate rimaste in calendario, sfruttando tutte le date a disposizione fino al 31 maggio. Qualora non fosse ancora possibile giocare, si considererebbero altre ipotesi. Ad esempio, la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia con conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee. Altrimenti, si potrebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione. Infine, si potrebbero far disputare solo i playoff per il titolo di Campione d’Italia ed i playout per la retrocessione in Serie B, il che comporterebbe delle variazioni anche nel mondo delle scommesse e sulle quote scudetto Serie A. Queste eventualità verranno ridiscusse nelle prossime riunioni del Consiglio Federale. Bisogna allineare le disposizioni della FIGC in materia e per valutare, ed eventualmente emanare, il differimento delle scadenze per l’iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno. Intanto, la UEFA ha ordinato a tutte le leghe europee di portare a termine i rispettivi campionati, pena l’esclusione dalla Champions e dall’Europa League. Se i tempi stringessero, i playoff sarebbero assolutamente inevitabili, perché rappresenterebbero la soluzione più immediata per consegnare un epilogo alla Serie A e chiudere definitivamente il discorso.
Anche se non è prettamente ufficiale, c’è un’idea sul regolamento dei playoff. Si giocherebbe infatti un mini-torneo in stile “Final four” tra le prime 4 della classifica attuale di Serie A, a prescindere dalla distanza in punti: Juventus, Lazio, Inter e Atalanta. Lo stesso ragionamento dovrebbe valere per stabilire le retrocessioni, con playoff per le ultime 4 squadre quali Genoa, Lecce, Spal e Brescia. Come da tradizione si dovrebbe far sfidare la prima contro la quarta e la seconda contro la terza, in semifinali giocate in casa della squadra meglio piazzata in classifica: di conseguenza, Juventus-Atalanta all’Allianz Stadium e Lazio-Inter all’Olimpico. La finale sarebbe in gara secca, ma a seconda di quando si giocherà si potrebbe persino perfezionare un playoff a 8 squadre, dato che dal punto di vista aritmetico molte altre formazioni sono ancora abilitate a raggiungere paradossalmente il primo posto. Per le qualificazioni alle coppe europee potrebbe invece valere la classifica al momento della sospensione: quindi Juventus, Lazio, Inter e Atalanta in Champions, con Roma e Napoli in Europa League.