All’Atletico Madrid Godin non ci tornerà, almeno non da calciatore. Ad allontanare i rumors è lo stesso difensore nerazzurro che in una diretta Instagram ha parlato anche della classifica di Serie A e dei momenti più belli della sua carriera.
Ecco le parole del difensore uruguagio, arrivato all’Inter per formare il muro difensivo con De Vrij e Skriniar, ma spesso scavalcato da Alessandro Bastoni nella formazione titolare.
LA LOTTA SCUDETTO – “La Juve ha una grandissima rosa e perde pochissimo. Quando prende un po’ di vantaggio è davvero difficile da riprendere perché vince quasi sempre e con grande autorità. La Lazio non so come riprenderà ma fino allo stop ha avuto un percorso incredibile, ho perso il conto delle partite consecutive senza mai perdere. Ha giocatori molto forti e sicuramente lotterà fino alla fine”.
GOL PIÙ MEMORABILE – “Il gol al Barcellona (17 maggio 2014, ndr.) è stato sicuramente il più bello che ho fatto. È stato bellissimo vincere la Liga a Barcellona, per di più facendo gol. Con l’Atletico ho vissuto tantissimi momenti spettacolari: la Coppa del Re al Bernabeu, tante partite in Champions. Ho davvero vissuto momenti impressionanti all’Atletico. Ma il gol al Barcellona è stato il più bello per me e penso anche per molti tifosi dell’Atletico”.
Eppure, il rapporto Atletico Madrid–Godin, è finito, come ci tiene a ribadire lo stesso numero 2 interista:
RITORNO ALL’ATLETICO? – “Molti mi chiedono se ci tornerò. Sicuramente il ciclo all’Atletico è stato il più bello della mia vita sportiva, almeno finora. Ma la mia tappa come giocatore dell’Atletico è finita, ho voltato pagina. Sto vivendo un’esperienza nuova qui all’Inter. È un’esperienza diversa, sto crescendo e sto imparando cose nuove. Non tornerò all’Atletico come giocatore, questo è sicuro. Magari ci tornerò in un altro ruolo, chissà… Di sicuro resterò per sempre tifoso dell’Atletico Madrid”.
IL RAPPORTO CON SIMEONE – “Il Cholo è un allenatore completo, lo dicevo sempre quando ero all’Atletico. Ti sta vicino, lavora tantissimo tatticamente, è molto intelligente nel preparare le partite. Ha delle doti innate. Io dico sempre che alcune cose le impari, altre ce le hai dalla nascita. Lui ha un talento innato nel preparare le partite. Se lo fai una o due volte, può essere casualità, ma quando lo fai con questa continuità non è più casuale. È un allenatore passionale che crea un legame forte tra squadra e tifosi. Il Cholo fa tutto questo, è letteralmente un direttore d’orchestra che dirige squadra e sostenitori”.
This post was last modified on 2 Maggio 2020 - 21:10