Gravina: “E’ triste, alcune società fanno di tutto per non giocare”

Grabiele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a poche ore dall’incontro con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, con parole dure nei confronti di alcune società all’evento “Lo sport oggi: dall’emergenza alla ripartenza” che si terrà a Bologna.

LE PAROLE DI GRAVINA

“Siamo la federazione italiana giuoco calcio, la ripartenza è nel nostro DNA. Mi da molta tristezza vedere che alcune squadre non vogliano ripartire per non pagare le mensilità ai loro tesserati.. continua Gravina “alcune squadre fanno un gioco sporco: non vogliono giocare per limitare i danni. E’ questo il motivo per cui porto avanti la mia battaglia: so quanti italiani non vogliano che si riprenda, ma l’economia deve ripartire e il calcio è una delle industrie più importanti del nostro paese“.

IL CALCIO E IL COVID

Il presidente della FIGC fa anche il punto su quella che è stata la situazione di emergenza in Italia e sul calcio che non è mai andato via: “Quando parliamo di calcio non parliamo solo di economia: è un fattore sociale, genera entusiasmo e tante altre dimensioni. Nonostante in questo periodo siano state messe in discussione anche tante situazioni interpersonali, il calcio è sempre stato legato ad un filo diretto con gli appassionati.
Anche quando tutto era fermo e si soffriva, il calcio ha mostrato il suo lato positivo, e non quello demonizzato a cui è stato sottoposto con delle iniziative straordinarie: Coverciano che è stato messo a disposizione ha avuto la possibilità di ospitare 48 pazienti positivi.”

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